In otto comuni della provincia si inizia subito con i vaccini per i 60-79enni
Sono Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull'Oglio, Capriolo, Paratico e Iseo le prime località della provincia di Brescia a beneficiare della rimodulazione delle vaccinazioni.
Più informazioni su
(red.) Saranno Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio, Pontoglio, Palazzolo sull’Oglio, Capriolo, Paratico e Iseo i primi otto comuni della provincia di Brescia a beneficiare della rimodulazione del sistema di vaccinazione messa in atto dalla Regione Lombardia. Tra giovedì 25 e venerdì 26 febbraio e nei successivi 5-6 giorni verranno infatti vaccinati i circa 24mila cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni dei comuni al confine tra Bergamo e Brescia con cui la Regione Lombardia rimodula la sua strategia vaccinale anti-Covid. Negli otto comuni bresciani si tratta di 13.700 residenti, a cui si aggiungono i 4.100 ultraottantenni per i quali continua il programma già in atto.
A occuparsene praticamente sarà l’Asst della Franciacorta, e presto verranno rese note le modalità di adesione.
I comuni interessati in provincia di Bergamo sono: Adrara San Martino, Calcio, Castelli Calepio, Cividate al Piano, Credaro, Gandosso, Palosco, Predore, Pumenengo, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Telgate, Torre Pallavicina, Viadanica, Villongo.
A dirlo è stato Guido Bertolaso presentando il piano aggiornato. A essere vaccinati prioritariamente saranno gli uomini e le donne di età compresa tra 60 e 79 anni residenti in 15 comuni della provincia di Bergamo e otto della provincia di Brescia. In questo modo la Regione pensa di creare un «cordone sanitario»per evitare il diffondersi del contagio ormai diffuso nella nostra provincia a causa delle varianti di coronavirus. Per gli ultraottantenni prosegue intanto il programma vaccinale già in corso.
Le categorie alle quali verrà data priorità nei comuni di confine tra Bergamo e Brescia sono quindi, ha detto ancora Bertolaso, «gli over 80 (che sono alcune migliaia) e poi tutti i cittadini da 60 a 79 anni (una parte verrà vaccinata con Pfizer, un’altra con Astrazeneca)». Sono stati individuati quattro centri vaccinali, due in provincia di Bergamo e due di Brescia: a Chiuduno, Iseo (nel palazzetto dello sport, foto sopra), Antegnate e Chiari (nel palazzetto, foto sotto).
Saranno 18 le linee vaccinali in provincia di Bergamo e altrettante in provincia di Brescia: «Verranno fatte circa 2.500 vaccinazioni al giorno nella parte bresciana e altrettante in quella bergamasca, per un totale di 4-5.000 somministrazioni al giorno: per questo entro 5 o 6 giorni potremo chiudere questa vaccinazione lungo il confine tra le due province».
Bertolaso ha anche detto che «probabilmente, per fare in modo di avere le dosi necessarie a vaccinare gli over 60 nei comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo, dovremo rallentare la somministrazione della cosiddetta fase 1 bis per quanto riguarda le attività sociali, dove tutto sommato ci sono categorie che non sono le più a rischio. Chiaro è che la coperta è corta, anzi è un fazzoletto e ci dobbiamo muovere su quelle che sono le priorità».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.