Stress da coronavirus, occhi puntati su quattro paesi

Nella nostra provincia in una settimana sono stati registrati 3.767 nuovi Covid positivi. Ma al centro delle attenzioni ci sono Castrezzato, Urago, Bagnolo e Villa Carcina.

(red.) In provincia di Brescia alcune realtà locali sono in questo momento più sottoposte allo stress da coronavirus, con i contagi causati dalle varianti del Covid che tendono ad aumentare e i vaccini che tardano ad arrivare. E’ vero che da domenica 14 febbraio a sabato 20 nella nostra provincia sono stati registrati 3.767 nuovi Covid positivi, quindi nessuno appare in posizione privilegiata, ma in queste ore le cronache portano in primo piano soprattutto quattro località.
Al primo posto nelle attenzioni c’è sempre Castrezzato (612 casi e 12 vittime dall’inizio della pandemia). Qui la zona rossa resterà in vigore fino al 24 febbraio con scuole e parchi chiusi per tutto il mese, mentre il dato dei contagi che sembrava in calo è tornato a far soffrire.
Il sindaco Giovanni Aldi è sempre più convinto della necessità di praticare test alla fascia di popolazione più esposta, quella che va dai bambini agli adulti ancora in età lavorativa: si tratta di oltre 5 mila persone su una popolazione di circa 7.300 abitanti. La proporrà alla Regione.

Anche a Urago d’Oglio preoccupano i contagi. Ce ne sono stati 14 negli ultimi due giorni e 207 dall’inizio della pandemia con 6 vittime. Il sindaco Gianluigi Brugali ha quindi deciso la chiusura della scuola materna paritaria Delfarini – Marinelli, cinque sezioni per una settantina di bambini che ha due insegnanti contagiati.

A Bagnolo Mella (632 casi e 32 vittime dall’inizio della pandemia), alcuni casi di Covid sono stati individuati tra il personale del comune e il sindaco Cristina Almici ha deciso la chiusura di un ufficio e tamponi antigenici per tutti i dipendenti.

Nei giorni scorsi si è avuto un focolaio nella residenza Firmo Tomaso di Villa Carcina, che ospita 45 disabili e ha registrato 38 contagi:15 tra gli utenti e 23 tra operatori e infermieri. La situazione è in miglioramento perché tra lunedì e martedì il personale e i disabili dovrebbero essere vaccinati direttamente all’interno della struttura, che è un punto vaccinale.
Venerdì il Covid ha provocato la morte di un’ospite di 51 anni che viveva nella Rsd ed era ricoverata in ospedale. In paese dall’inizio della pandemia si sono contati 502 casi di coronavirus con 25 vittime.

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