Lombardia in giallo, dal 15 febbraio riaprono gli impianti da sci

Capienza massima al 30% (50% se solo due impianti) e apertura fino al 31 marzo, ma se resta in zona gialla.

(red.) A partire da lunedì 15 febbraio in Lombardia potranno riaprire gli impianti di sci, pur rispettando tutte le disposizioni e le limitazioni connesse all’emergenza sanitaria. Ieri, mercoledì 10 febbraio, il governatore Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza (qui il testo) con cui riaprire proprio dal 15 febbraio e fino al 31 marzo – ma solo se in questo periodo resterà in zona gialla – gli impianti anche agli sciatori amatoriali. L’utilizzo degli impianti di risalita deve avvenire secondo quanto previsto nelle “Linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali” approvato dalla Conferenza delle Regioni l’8 febbraio.

“In ogni comprensorio sciistico, o stazione sciistica non ricompresa in un comprensorio il numero massimo di presenze giornaliere è determinato nella misura del 30% della portata oraria complessiva di tutti gli impianti a fune (cabinovie, funivie, seggiovie, skilift) presenti. Per le stazioni con al massimo due impianti complessivi si sale al 50% della portata oraria complessiva. Nel caso di aperture in notturna – si legge nell’ordinanza – il calcolo delle persone ammesse dovrà essere riferito alla sola portata oraria dell’impianto o degli impianti aperti in notturna. Agli abbonati plurigiornalieri, settimanali e stagionali dovrà essere garantito il posto, nel limite del contingente giornaliero, anche attraverso appositi sistemi di prenotazione. Al fine di assicurare un adeguato monitoraggio delle misure adottate, i gestori dovranno comunicare sia a Regione Lombardia che alle Agenzie di Tutela della Salute competenti per territorio, entro la data di apertura degli impianti, quelli aperti, la portata oraria dei singoli impianti e complessiva, le presenze giornaliere ammissibili”.

“Finalmente riparte anche lo sport amatoriale di montagna. Un’opportunità in più per fare attività fisica che è anche una vera boccata d’ossigeno per gli operatori del settore e per l’economia delle nostre montagne. La riapertura delle stazioni sciistiche, infatti – dice il sottosegretario allo Sport Antonio Rossi – permetterà agli alberghi di tornare a riempirsi. Centinaia di ristoranti ricominceranno a lavorare e migliaia di negozi ritroveranno una clientela forestiera, disposta a spendere. Ci sarà lavoro per i maestri di sci e per le attività di noleggio. Per tanti lavoratori stagionali, poi, si apre la speranza di ricominciare a guadagnarsi il pane e di riuscire a mantenere la propria famiglia.

Questa apertura sarà anche uno sfogo importante per tante persone. Tutti quelli costretti in casa per mesi dalle restrizioni imposte dai provvedimenti per contenere l’epidemia di Covid. Tornare a sciare all’aria aperta porterà a grandi e piccini grandi benefici a livello fisico e psicologico. L’accortezza di mantenere la mascherina, evitare code agli impianti di risalita e assembramenti nelle baite permetterà loro di divertirsi e praticare attività in piena sicurezza”.

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