Vaccino anti-Covid, in città e provincia è caccia alle sedi

Verifiche in corso su palestre, palazzetti dello sport e centri polivalenti da usare per la fase due. Si valutano anche ipotesi di capannoni industriali.

(red.) Al momento gli interrogativi delle autorità sanitarie sono tre. Arriveranno vaccini a sufficienza entro i tempi previsti? Ci sarà abbastanza personale per una vaccinazione di massa anti-Covid da realizzare in tempi brevi? Terzo, ma non meno importante, è il problema di trovare le sedi adatte, spazi utilizzabili in tutta sicurezza a partire dalla seconda metà di febbraio quando, esauriti i professionisti della sanità (ne mancano ancora circa 800), anche in provincia di Brescia cominceranno a essere presi in carico gli ultraottantenni, per poi scendere alla generalità della popolazione. Quindi nella cosiddetta fase 2 non potranno bastare le stanze usate per le vaccinazioni contro l’influenza. Si cercano le sedi adatte, a cominciare dalla città.

Brescia 2 mila tamponi al giorno nel nuovo Centro Covid di via Morelli

Sul tipo di struttura necessaria ha già parlato il supervisore regionale ai vaccini Guido Bertolaso: «Ci saranno strutture molto grandi come i padiglioni fieristici, ma anche vie di mezzo: in questa partita un ruolo fondamentale dovranno averlo i comuni, perché sono gli enti locali a conoscere meglio il proprio territorio e ci vuole la massima flessibilità».

Fiera Bs

A Brescia però non si potrà usare la Fiera, dove sono in corso lavori, ma è stato fatto cenno a un capannone della Omb di via Buffalora a Sant’Eufemia, vicino alla fermata della metropolitana. Si tratta di uno spazio di circa 7 mila metri quadrati teoricamente utilizzabile come hub, grande centro anche organizzativo per le vaccinazioni nella nostra provincia.
Ma sia in città sia in provincia si stanno prendendo in esame diversi capannoni industriali, in base alla disponibilità espressa dalle associazioni di imprenditori.
Intanto in città il centro di via Morelli a San Polo è già stato analizzato e va benissimo: continuerà a eseguire i tamponi, ma verrà potenziato per essere usato anche per le vaccinazioni.

Centro sportivo San Filippo

Si stanno valutando altre sedi decentrate nelle varie zone della città. Stando alle prime ispezioni andrebbe abbastanza bene il centro Polivalente di via Raffaello, a San Polo. Si è guardato anche il Centro sportivo San Filippo.
No – per il momento – alla Casa delle associazioni di via Cimabue, al centro diurno di via Rose, alla palestra di via della Trisia, al teatro Morato, al teatro di Casazza, al Polivalente di via Collebeato, e alla palestra di via Nullo.

Iseo seconda palestra palazzetto

Analogo  discorso in provincia. Via libera sicuramente all’utilizzo del centro fiera di Montichiari, a Manerbio si potrebbe usare il bocciodromo, a Chiari il palazzetto, a Iseo nell’area del palazzetto dello sport di palestre ce ne sono due, a Travagliato si valuta la palestra del centro sportivo Azzurri d’Italia, verifiche sono in corso sul palazzetto di Mazzano. Anche a Sarezzo e a Lumezzane i palazzetti sarebbero in pole position. A Orzinuovi si pensa alla palestra di via Lonato.
Inoltre si sta valutando la possibilità di fare del palazzetto di Lonato il punto di riferimento per la Valtenesi e il Basso Garda.

Lonato Palazzetto Palestra

Ma non c’è ancora niente di sicuro: sono stati effettuati i primi sopralluoghi, controllate le planimetraie, mentre a Milano è in programma una riunione tecnica alla quale saranno presenti tutti i direttori generali delle Asst lombarde insieme all’assessore Letizia Moratti e a Bertolaso.

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