Coronavirus, “situazione in peggioramento”. Rt in Lombardia a 0,9

Fanno temere le varianti più contagiose che circolano in Italia. Appello dell'Iss: "Restate il più possibile a casa".

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(red.) Dall’ultimo monitoraggio presentato anche ieri, venerdì 5 febbraio, come di consueto ogni settimana da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per verificare la situazione del contagio da Covid-19 a livello nazionale, sono emersi una serie di elementi ritenuti preoccupanti. Tanto da indurre lo stesso Iss a chiedere di restare a casa il più possibile, evitando movimenti e situazioni non urgenti o indispensabili. Questo è quanto indicato anche dai numeri che parlano di “incidenza a livello nazionale sopra il valore di 130 casi per 100.000 abitanti nei 7 giorni e, in almeno uno dei due flussi di sorveglianza Covid-19 esistenti coordinati dal Ministero della Salute e dall’Iss 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento”. E la nota connessa al monitoraggio prosegue.

“La trasmissibilità, sebbene in media simile alla scorsa rilevazione, presenta questa settimana un range che arriva a superare 1 nel suo valore superiore. In due regioni la trasmissibilità è in contro-tendenza rispetto al resto del paese con un Rt significativamente sopra la soglia di 1 e 5 regioni riportano il valore puntuale attorno all’1 con valori compresi tra 0.95 e 1,03. Si osserva un lieve generale peggioramento della epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 contro 10) in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni italiane che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza.

In questa fase delicata dell’epidemia questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. L’attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica”.

Per quanto riguarda la nostra regione Lombardia, il monitoraggio (qui il documento) segnala come l’indice di contagio sia salito a 0,9 nel periodo dal 25 al 31 gennaio e con dati aggiornati al 3 febbraio. Quindi, prima che la Lombardia entrasse in zona gialla e soprattutto notando come le varianti stiano circolando, a partire da quella inglese che è stata isolata anche in alcune zone del bresciano.

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