Coronavirus, Brescia primo in Lombardia. E ci sono altri 9 morti

Piccoli focolai familiari e variante inglese. A Brescia due classi del liceo Lunardi sono state poste in isolamento.

(red.) Il bollettino quotidiano diffuso anche ieri, mercoledì 3 febbraio, dalla Regione Lombardia sul fronte del Covid-19 sta confermando che purtroppo Brescia è l’occhio del ciclone. Tanto che proprio ieri la nostra provincia, Valcamonica compresa, si è piazzata al primo posto per numero di nuovi casi positivi, anche più di Milano. Una situazione che sembra sia collegata anche alla variante inglese già isolata proprio nel bresciano.

A questo si aggiunge il fatto che ogni giorno emergono potenziali focolai, seppure a livello familiare, come sta accadendo in alcuni paesi dell’alta Valcamonica, ma anche a Prevalle e Nuvolera. E sicuramente la riapertura delle scuole superiori in presenza ha influito, visto che per esempio da Brescia città si ha notizia di due classi in isolamento al liceo Lunardi a causa dell’emersione di casi positivi.

Ma il bilancio più drammatico resta sempre quello delle vittime. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 9 morti tra i 3 residenti a Brescia città, uno a Desenzano, Flero, Montichiari, Verolavecchia, Marone e in Valcamonica portando la triste conta ufficiale a 3.366.

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