Vaccino anti-Covid di AstraZeneca, oggi atteso via libera dall’Aifa

L'agenzia italiana del farmaco potrebbe decidere di somministrare le dosi alla popolazione fino ai 55 anni.

(red.) Dopo che ieri, venerdì 29 gennaio, è arrivato il via libera dell’Ema (agenzia europea dei medicinali) all’immissione nel mercato dell’Unione Europea del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca, nella giornata odierna, sabato 30 gennaio, è atteso anche il pronunciamento dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco. Questo per dare il via alla distribuzione delle prime dosi nel nostro Paese, territorio bresciano compreso. E se dall’Ema è arrivata l’indicazione di poter somministrare il vaccino alla popolazione dai 18 anni in poi, in Italia potrebbe anche essere deciso di poterlo inoculare fino ai 55enni. E disporre altri vaccini per la popolazione più anziana di 55 anni.

Questo vorrebbe dire nel bresciano, come riporta il Giornale di Brescia, poter somministrare le dosi di AstraZeneca a 600 mila persone. L’annuncio su AstraZeneca era molto atteso considerando che l’Italia ha preacquistato dalla ditta il maggiore numero di dosi che raggiungeranno il Paese. Tuttavia, deve fare i conti con il fatto che nel primo trimestre del 2021 ci sarà il 60% in meno di dosi in Unione Europea da parte di AstraZeneca come ha annunciato la stessa società. In ogni caso, a metà febbraio arriveranno le prime dosi.

Nel frattempo, sul fronte della campagna vaccinale c’è da registrare il fatto che i ritardi nella produzione di Pfizer hanno portato anche i punti vaccinali del bresciano a poter continuare a somministrare al momento soltanto i richiami, rinviando i trattamenti con le prime e seconde dosi sui nuovi pazienti nelle prossime settimane. Ma non solo Pfizer, perché anche Moderna ha annunciato una riduzione nella distribuzione di consegne. Da questo punto di vista, il piano vaccinale presentato in Lombardia dall’assessore al Welfare Letizia Moratti dovrà essere in parte modificato. E anche di vaccini si parlerà oggi, sabato 30, nel confronto in videoconferenza tra il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia e le regioni.

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