Vaccino anti-Covid e ritardi consegna dosi, attesa per gli anziani bresciani

Coinvolti 250 mila over 60 (almeno da aprile) e gli over 80 che dovrebbero partire solo da metà marzo.

(red.) Che l’Italia, ma non solo in Unione Europea, sia costretta ai ritardi sul fronte della campagna di vaccinazione anti-Covid a causa delle ridotte forniture da parte di Pfizer in questo momento, lo ha annunciato anche ieri, domenica 24 gennaio, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri parlando di un mese più in là per vaccinare gli over 80 e fino a due mesi di ritardo per gli altri. In provincia di Brescia, chi ha più di 80 anni, seppure molti vivano nelle case di riposo dove in teoria sono già stati vaccinati, sono circa 85 mila che a questo punto, rispetto alla metà di febbraio quando avrebbero dovuto iniziare, partiranno con la somministrazione da metà marzo. Tuttavia, non bisogna dimenticare che ci sono anche operatori sanitari e addetti ai servizi dell’emergenza e urgenza, inclusi nel finale di prima fase, che attendono ancora il vaccino a causa del ritardo delle forniture.

E in provincia il più penalizzato è l’ospedale Civile che sta usando le ultime dosi rimaste di Pfizer per i richiami a chi ha già fatto il primo, mentre per gli anziani delle case di riposo che fanno riferimento alla stessa azienda socio sanitaria si usa quello di Moderna. In ogni caso proprio la Pfizer ha annunciato che da questa settimana, da lunedì 25 gennaio, le consegne torneranno regolari. Ma come è la situazione sul fronte vaccinale nel bresciano? Nelle strutture del Civile sono state impiegate più dell’80% delle 14 mila dosi arrivate, ma da oggi, lunedì 25, si faranno solo i richiami in attesa che arrivino le nuove forniture. Situazione regolare all’Asst del Garda, così come in Franciacorta e alla Poliambulanza dove da mercoledì 27 gennaio si inizierà con i richiami (qui si è partiti con il primo vaccino dal 7 gennaio) per i quali le dosi sono presenti.

Proprio nella struttura della Fondazione sono state 2.116 le vaccinazioni effettuate, in media al 92% del personale tra medici e infermieri. Per quanto riguarda la popolazione che dovrà aspettare, oltre agli over 80 ci sono i 250 mila over 60 che dovrebbero attendere fino a metà aprile. E mentre nel bresciano non si segnalano problemi sul fronte delle siringhe, in Lombardia un aiuto sull’attesa potrebbe arrivare dalle 11 mila dosi di Moderna attese per questa settimana.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.