Coronavirus a Brescia, altre 6 vittime. In prima ondata 7 varianti in Lombardia

La nostra provincia sempre seconda in regione per nuovi contagi. E si apprende dell'emersione di nuovi focolai.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 22 gennaio, in cui a livello nazionale l’Istituto Superiore di Sanità ha fatto notare come per la prima volta da settimane l’indice di contagio è sceso sotto l’1 e diminuisce il rischio di avere un’epidemia non gestibile e non controllabile (sul sito internet del Ministero della Salute il report completo), la nostra provincia di Brescia si mantiene sempre al secondo posto in Lombardia, dopo Milano, per numero di nuovi casi positivi. E tra le varie situazioni, si segnala un incremento in doppia cifra anche a Gussago a causa di un focolaio.

Un dato negativo resta sempre quello dei deceduti, come altri 6 registrati ieri dall’Ats di Brescia e che portano il totale momentaneo a 3.263 dall’inizio della pandemia, di cui 114 dall’inizio di questo mese di gennaio. Per quanto riguarda le nuove vittime, si tratta di un 71enne di Sabbio Chiese, un 84enne di Carpenedolo, un 81enne di Calcinato, un 87enne di Brescia, una 84enne di Montichiari e un 93enne di Nuvolento.

E sempre nella giornata di ieri, a spiegare il vero e proprio tsunami di contagi che ha colpito la regione Lombardia nella prima ondata, l’Università Statale di Milano con il Policlinico San Matteo di Pavia e il Niguarda hanno scoperto che in quel periodo, tra febbraio e aprile, circolavano ben sette varianti del Covid-19.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.