Brescia, all’ospedale Civile il primo trapianto di rene da un vivente

L'atto generoso di una donna che ha donato un proprio rene al marito. E' il primo intervento di questo genere.

(red.) Gli Spedali Civili di Brescia continuano a fare passi avanti dal punto di vista della ricerca e delle cure. L’ultimo esempio in ordine di tempo arriva da un trapianto di rene eseguito la settimana precedente a venerdì 22 gennaio. Di certo non una novità per l’ospedale che effettua questi tipi di interventi da quarant’anni. Ma l’aspetto nuovo è che stavolta il trapianto è avvenuto usando un rene di un vivente. In questo caso si parla di una coppia di bresciani 60enni.

Lui ha accusato i primi problemi renali fino ad arrivare all’insufficienza e alla dialisi. La moglie, con un grande gesto d’amore, ha deciso di donare uno dei suoi proprio al compagno. L’intervento, della durata totale di 6 ore, si è svolto in modo conseguente in due sale operatorie. La donna, dopo aver donato il proprio rene, è stata dimessa a distanza di qualche giorno, mentre l’uomo è ancora ricoverato in vista di riprendersi e di essere monitorato.

Un’operazione con cui il Civile intende raggiungere l’obiettivo del proprio centro trapianti di rene ai vertici in Lombardia. A operare si è mossa l’equipe formata da Franco Nodari ed Ernesto Di Betta, Stefano Bonardelli direttore della Chirurgia vascolare universitaria al Civile, il chirurgo Filippo D’Adda e gli anestesisti Albert Mattheis ed Eros Gambaretti con Lucrezia Furian del Centro trapianti rene di Padova.

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