Vaccino anti-Covid, l’ospedale Civile ha finito le dosi. La campagna rallenta

La struttura ha ricevuto in prestito un altro migliaio di dosi per consentire il richiamo a quelli che devono farlo.

(red.) Non mancano i disagi nemmeno nel bresciano, oltre che nel resto della Lombardia, sul fronte del ritardo della fornitura delle dosi di vaccino anti-Covid da parte della Pfizer-Biontech. Una situazione che si sta ripercuotendo anche sugli Spedali Civili, massima realtà sanitaria in provincia e tra le prime in Lombardia. Ieri, mercoledì 20 gennaio, la vaccinazione si è fermata dopo la fine delle dosi a disposizione. Proprio ieri, mercoledì, sono arrivate 2.340 dosi che però sono la metà di quelle previste e soprattutto con qualche giorno di ritardo rispetto a lunedì 18, quando sarebbero dovute arrivare. Il Civile è il punto di riferimento, anche regionale, per le dosi di Pfizer e di fronte alla fine delle dosi si dovrà mettere mano a una nuova organizzazione della campagna vaccinale.

Nella serata di giovedì 21 l’amministrazione degli Spedali Civili ha comunicato che “le vaccinazioni anti covid, che hanno subito un rallentamento nella giornata di mercoledì 20 a causa di una ritardata fornitura da parte della ditta Pfizer, sono riprese regolarmente nei confronti di tutti i soggetti prenotati ed entro la giornata di sabato verranno recuperate le sedute vaccinali sospese mercoledì”.

In ogni caso da domenica 24 gennaio e fino al 14 febbraio c’è la disponibilità solo per fare i richiami a quelli che hanno ricevuto la prima dose tre settimane fa, quindi il 3 gennaio. Questo, grazie ad alcune migliaia di dosi ricevute da altre aziende socio sanitarie. Una situazione, quella del rallentamento, confermata dal direttore generale degli Spedali Civili Massimo Lombardo e che riguarda anche i punti di via Corsica, Gardone Valtrompia e Montichiari. In particolare, nell’ambito della struttura, sono state sottoposte 12 mila dosi, ma ne mancano ancora 10 mila. Per questo motivo, come risulta al quotidiano bresciano, si dovrà anche modificare la scansione temporale dei prossimi periodi di vaccino, compresi gli over 80 che dovrebbero iniziare, si spera, a metà febbraio, subito dopo le categorie prioritarie.

E nel frattempo, sempre nel bresciano le Ats si stanno già organizzando con le varie realtà dedicate anche per sottoporre il vaccino ai disabili, soggetti che sono ritenuti tra quelli fragili. E proprio sui ritardi nella fornitura, che coinvolge anche la Lombardia, il coordinatore regionale del Pirellone Giacomo Lucchini ha informato di alcuni elementi. “A causa dei ritardi di Pfizer nelle consegne, questa settimana la Lombardia avrà 20 mila dosi in meno che diventeranno 25 mila la prossima e nessuna certezza su cosa succederà successivamente. Sappiamo che dobbiamo modificare la programmazione rallentando le prime dosi per garantire a tutti il richiamo. I ritardi nelle consegne di Pfizer sposteranno la fine della prima fase dal 28 febbraio all’11 marzo“. Con la conseguenza che slitterà l’inizio della campagna delle vaccinazioni anti-Covid per gli ottantenni e i cronici.

Per quanto riguarda la seconda fase, “la campagna proseguirà quindi con l’allargamento, condiviso con il ministero e la struttura commissariale agli ultraottantenni, alla fascia 60-79 e ai cronici e fragili”. Per settimana prossima, come aggiunge ancora Lucchini, la consegna delle prime 11 mila dosi del vaccino di Moderna che saranno distribuite nelle strutture più penalizzate dalla mancata distribuzione di Pfizer. Per quanto riguarda Astrazeneca, di cui l’Italia ha prenotato e acquistato 40 milioni di dosi, si dovrà attendere il 29 gennaio per l’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), poi la consegna prevista da febbraio. “Alcuni ospedali hanno esaurito le scorte del vaccino Pfizer – ha aggiunto il coordinatore regionale – in particolare quelli che aspettavano una consegna da parte di Pfizer, hanno esaurito le scorte. In un’ottica di sistema abbiamo già riallocato le dosi nelle strutture che ne erano sprovviste. In modo tale che tutta la pianificazione dei richiami possa essere rispettata”.

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