Zona rossa, sono i soliti divieti (ma non per la seconda casa)

Vietati tutti gli spostamenti all'interno e all'esterno dei comuni se non per motivi di necessità. Unica deroga per le case di vacanza.

(red.) Da questa domenica 17 in Lombardia torna in vigore la zona rossa con le solite limitazioni per gli spostamenti, oltre naturalmente al coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e all’obbligo della mascherina e del distanziamento. Ogni spostamento dev’essere accompagnato dall’autocertificazione (potete scaricare qui il modulo, lo stesso che si usava nelle vacanze natalizie)

Vietato uscire dal proprio comune
Fino a nuovo ordine è vietato ogni spostamento, anche all’interno e al di fuori del proprio comune, salvo che per motivi di lavoro, di salute o, per esempio, fare la spesa (si può uscire dal comune se nel nostro non si trova quello di cui abbiamo bisogno) vietati naturalmente in linea di massima anche gli spostamenti da una regione all’altra (tranne, come vedremo, per le seconde case).
Resta valida la regola che consente una sola volta al giorno a un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nel proprio comune sempre nella fascia oraria dalle 5 alle 22.

Libero accesso alla seconda casa anche fuori regione
E’ vietato spostarsi tra regioni, anche nel caso di due regioni in zona gialla. Vietati ovunque gli assembramenti.
Però stavolta non è vietato recarsi nelle seconde case, anche in affitto (purché non si tratti di un contratto breve), perfino se si trovano fuori dalla regione di residenza: può essere fatto solo in compagnia dei componenti del proprio nucleo famigliare, non con gli amici. Attenzione però: serve sempre l’autocertificazione.

Resta la deroga per i paesi sotto i 5 mila abitanti
E’ sempre consentito il ritorno alla propria abitazione, di residenza o domicilio. Inoltre chi vive in paesi con meno di 5mila abitanti può uscire dai confini del proprio comune per raggiungerne altri in un raggio di 30 chilometri purchè non si tratti del capoluogo di provincia.

Chiusi i negozi tranne quelli di prima necessità
Non si può andare in piscina o nel centro sportivo anche se si fa attività all’aperto. Chiusi gli impianti sciistici. I negozi, tranne quelli che vendono merci di prima necessità, sono chiusi. I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, permessa senza limiti di orario.

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