Da domenica la Lombardia torna in zona rossa

L'ordinanza del ministero della Salute include anche Bolzano e la Sicilia. Fontana protesta e annuncia il ricorso al Tar. Bergamo chiede una deroga.

(red.) C’è anche la Lombardia tra le aree in zona rossa per le quali il ministro della Salute Roberto Speranza ha pronta una nuova ordinanza che entrerà in vigore da domenica 17 gennaio: oltre alla nostra regione ci sono la provincia autonoma di Bolzano e la Sicilia.
Con la stessa ordinanza nove Regioni passano in area arancione: sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta.

Restano in arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Altre 6 regioni restano in fascia gialla. Sono Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato il ricorso al Tar protestando per la decisione del governo: “Ho parlato con il ministro Speranza”, ha detto, “è una punizione che la Lombardia non si merita. Mi ha detto che farà fare ancora dei controlli”.

Con 61 positivi al Covid ogni 100 mila abitanti, ben al di sotto della media regionale, Bergamo – la più colpita dalla pandemia nella prima ondata – ha invece chiesto una deroga alla zona rossa.
La stessa cosa non succederà invece a Brescia dove il comune non sembra intenzionato a seguire le orme dei bergamaschi, pur ritenendo più attendibile una valutazione dell’incidenza del coronavirus basata su aree più ristrette di quella regionale.

Crediamo si possano comprendere le difficoltà e le sofferenze cui il protrarsi delle limitazioni, se non addirittura il loro inasprimento, sottopone i cittadini dei nostri territori”, scrivono il sindaco e il presidente della provincia di Bergamo, Giorgio Gori e Gianfranco Gafforelli, in una lettera alla Regione Lombardia perché si faccia portatrice della loro richesta al Ministero della Salute.

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