Vaccino anti-Covid, nel bresciano si è iniziato nelle Rsa. Arriva anche Moderna

Prima gli operatori e dalla prossima settimana anche gli ospiti. Si valuta di anticipare per over 80 e insegnanti.

(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 11 gennaio, in provincia di Brescia la campagna di vaccinazione anti-Covid è iniziata anche all’interno delle case di riposo, partendo in modo prioritario dagli operatori che saranno sottoposti via via per tutta la settimana. Mentre a partire dalla prossima, da lunedì 18 gennaio, dovrebbe essere il turno degli ospiti per, di fatto, completare la prima fase e coprendo le fasce più a rischio. Ma proprio dal punto di vista del vaccino, si stanno valutando alcune accelerazioni. In particolare, anticipare la campagna per gli over 80 rispetto all’attuale periodo di fine febbraio e per evitare centinaia di decessi ogni giorno (purtroppo a perdere la vita sono soprattutto gli over 80).

Ma non è escluso che si proceda più velocemente anche con gli insegnanti per consentire la riapertura delle scuole e le lezioni in presenza. Di conseguenze, le categorie degli over 80 e insegnanti potrebbero essere inserite in questa prima fase della campagna vaccinale usando le dosi di Pfizer-Biontech. Nel frattempo questa mattina all’alba, martedì 12 gennaio, sono arrivate in Italia anche le prime 47 mila dosi del vaccino Moderna che ha ricevuto il via libera anche dall’Aifa. Il carico sarà inviato all’Istituto Superiore di Sanità e poi da lì distribuito alle prime regioni più virtuose dal punto di vista del vaccino e tra le quali non c’è la Lombardia, ferma attualmente al 44% di impiego delle dosi a disposizione.

La volontà a livello nazionale è quella di vaccinare fino a 6 milioni di persone entro marzo usando le dosi di Pfizer e Moderna, insieme al richiamo che viene sottoposto a 21 giorni di distanza dalla prima somministrazione. Ma la fascia da coprire potrebbe arrivare a 14 milioni se sarà approvato anche il vaccino di Astrazeneca. In ogni caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha però già previsto che nell’arco del 2021 non si raggiungerà l’immunità di gregge.

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