Coronavirus in Lombardia, arancione dall’11 gennaio. Rt salito a 1,24

L'indice di contagio, salito anche rispetto a ultimo monitoraggio, sfiora quello che porterebbe in zona rossa.

(red.) A partire da oggi, sabato 9 gennaio, essendo l’inizio del weekend, almeno fino al prossimo 17 gennaio, in corrispondenza del prossimo fine settimana, la nostra regione Lombardia sarà in zona arancione per quanto riguarda la battaglia al Covid-19 e per evitare quella che, dopo il periodo natalizio, si configura sempre di più come l’inizio di una terza ondata. Di certo, infatti, trascorso questo fine settimana, proprio la Lombardia, insieme ad alcune altre regioni, da lunedì 11 gennaio entrerà in zona arancione dopo un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. La misura sarà in vigore fino a venerdì 15 gennaio (ma in realtà fino al 17 considerando quel weekend), in vista delle disposizioni previste dal nuovo decreto del presidente del Consiglio (dpcm) dopo la scadenza di quello attuale proprio al 15.

E la zona arancione vuol dire, come ormai è noto, bar e ristoranti chiusi, ma con la possibilità dell’asporto e del servizio a domicilio fino alle 22 (quando scatta il coprifuoco), tutti i negozi aperti ma centri commerciali chiusi nel fine settimana (in questi, restano aperti solo quelli ammessi e che vendono beni di prima necessità), possibilità di spostamento solo nel proprio territorio comunale. E in caso di uscita dal paese e dalla regione servirà dotarsi dell’autocertificazione. Possono restare aperti, tra gli altri, anche i parrucchieri, mentre sul fronte delle uscite si può andare a fare visita ad amici e parenti spostandosi da paesi con meno di 5 mila abitanti e comunque non verso i capoluoghi di provincia.

E se anche la Lombardia entra in zona arancione da lunedì 11 gennaio, quando scattano le misure su base locale e non più nazionale, deriva dai dati presentati nel nuovo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel periodo dal 28 dicembre al 3 gennaio si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio. L’indice di trasmissione nazionale è in aumento per la quarta settimana consecutiva e, per la prima volta dopo sei settimane, sopra uno.

Tre regioni – si legge nel report – hanno un Rt puntuale significativamente maggiore di 1 (anche la Lombardia). L’epidemia si trova, in una fase delicata che sembra preludere a un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti. Questo avverrebbe in un contesto di elevata incidenza con una pressione assistenziale ancora elevata e in crescita in molte Regioni.

Tra l’altro, la zona arancione anche per la Lombardia è legata ai nuovi criteri più stringenti che portano, appunto, all’arancione con un indice di contagio Rt minimo di 1 (la Lombardia ad oggi è a 1,24 dopo il monitoraggio medio in cui era a 1,22), mentre scatta la zona rossa da 1,25 in su. Nel frattempo, all’inizio della prossima settimana il Governo lavorerà alle nuove misure anti-contagio e che di fatto potrebbero essere la proroga di quelle attuali. Su questo fronte mercoledì 13 gennaio il ministro della Salute Roberto Speranza è atteso alla Camera per presentare le disposizioni che faranno parte del nuovo dpcm a partire dal 16 gennaio.

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