Coronavirus, Epifania ultimo giorno di zona rossa. Poi ecco cosa cambia

Domani e venerdì gialli, weekend arancione, dall'11 (con le superiori in presenza) in base alle regioni.

(red.) Quella di oggi, mercoledì 6 gennaio dell’Epifania, sarà l’ultima giornata in zona rossa del periodo festivo natalizio in vista di capire cosa succederà da lunedì 11 gennaio. Attualmente le scadenze già note sono quelle di venerdì 15 gennaio relative al decreto del presidente del Consiglio (dpcm) e quella del 31 gennaio per lo stato di emergenza pandemica. Anche se, visto il timore di una terza ondata di contagi dopo il periodo natalizio, c’è la sensazione che il termine possa essere prorogato fino al 31 luglio.

Nel frattempo, come detto, oggi giornata festiva tutta l’Italia resta in zona rossa: bar, ristoranti e negozi chiusi (permesso l’asporto e il servizio a domicilio), coprifuoco dalle 22 alle 5 (che resta in vigore anche nei prossimi giorni), divieto di spostamento anche sul proprio territorio comunale, salvo motivi di necessità, salute e lavoro comprovati dall’autocertificazione e con l’eccezione di poter andare a trovare, una sola volta al giorno e non più di due persone, amici e parenti, ma restando nella stessa regione.

Domani, giovedì 7 e venerdì 8 gennaio, tutta l’Italia sarà in zona gialla, quindi con meno restrizioni, la riapertura di bar e ristoranti (fino alle 18), negozi e centri commerciali (fino alle 20), ci si può spostare all’interno della propria regione, ma sempre entro il coprifuoco. Infine, il weekend del 9 e 10 gennaio, probabilmente come tutti quelli del mese, sarà arancione: bar e ristoranti chiusi (ammesso il domicilio e l’asporto), negozi aperti, ma centri commerciali chiusi, divieto di spostamento tra Comuni, salvo da quelli con meno di 5 mila abitanti per andare a trovare parenti o amici, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Venerdì 8 gennaio sarà una giornata cruciale: l’Istituto Superiore di Sanità potrà valutare i dati aggiornati sul contagio nelle varie regioni e così da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio ogni regione avrà un colore (giallo, arancione o rosso) in base alla gravità del contagio. Resteranno però vietati gli spostamenti tra regioni, anche quelle gialle. Questi i punti principali del provvedimento.

Dal 7 al 15 gennaio 2021 stop spostamenti tra Regioni
Per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, sono vietati, su tutto il territorio nazionale, gli spostamenti tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma

Weekend 9-10 gennaio in zona arancione con deroga “piccoli Comuni” confermata
Nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, si applicano, su tutto il territorio nazionale, le misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Zona rossa, prevista “visita a casa” nel proprio Comune
Il testo prevede che dal 7 al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, sia possibile spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio Comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.

Nuovi criteri per le fasce di rischio
Il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”.

Scuole superiori in classe dall’11 gennaio
Il testo interviene, inoltre, sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50% a partire dal prossimo 11 gennaio.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.