Vaccino anti-Covid: archiviato il V-day le adesioni sono prudenti

Solo il 65% degli operatori sanitari della Asst Brescia ha chiesto il trattamento. Peggio ancora nelle Rsa: si vaccinerà il 20% degli addetti ai lavori.

(red.) E’ stata Giulia Salvalai, infermiera in Neurologia, la prima operatrice sanitaria bresciana a ricevere il vaccino anti-Covid in questa domenica 27 dicembre all’ospedale Civile di Brescia.
Sono 80 le dosi arrivate in città per questa speciale giornata di V-day, tutte riservate a medici e infermieri che avevano dato la propria disponibilità. «Vaccinarsi è un atto dovuto anche nei confronti dei colleghi che non ce l’hanno fatta», ha detto Salvalai, che in passato ha lavorato nei reparti Covid del Civile.

vaccino day Brescia

Purtroppo non tutti la pensano come lei, visto che tra i dipendenti dell’Asst di Brescia l’adesione al vaccino è stata finora pari soltanto al 65%, con circa 4.600 persone coinvolte tra quelle attive nei presidi ospedalieri di Brescia, Montichiari e Gardone, oltre che nei servizi sanitari del territorio.

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Ancora peggio va nelle residenze per anziani ed è ancor meno comprensibile visto quanta sofferenza c’è stata negli ultimi mesi nelle case di riposo della provincia di Brescia: «Solo il 20% degli operatori delle Rsa bresciane ha aderito alla campagna vaccinale. Troppo poco e non capisco perché», ha detto il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo.

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Ma se gli addetti ai lavori della sanità ancora si fidano poco di questo vaccino, come si potrà convincere la gente comune a sottoporsi al trattamento? «Noi operatori sanitari abbiamo una responsabilità ulteriore, tra le tante: quella di offrire una mirata ed esauriente informazione ai nostri pazienti su tutto ciò che riguarda la vaccinazione anti Sars-CoV2. D’altronde le evidenze scientifiche sono strumenti irrinunciabili del nostro operare quotidiano», ha detto il direttore generale dell’Asst Spedali Civili di Brescia, Massimo Lombardo.

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Comunque ci sarà tempo per spiegare il vaccino agli italiani. Passato questo primo spettacolare V-day allargato a tutta l’Unione europea, i carichi di medicinale cominceranno ad arrivare lentamente e toccheranno il clou solamente tra qualche mese. Dopo gli addetti e gli ospiti delle Rsa, gli operatori sanitari e i lavoratori dei servizi indispensabili, perché il vaccino cominci a essere distribuito a tutti dovremo attendere la fine della primavera 2021.

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