Coronavirus, 230 bresciani dalla Gran Bretagna: uno trovato positivo

I dati delle autosegnalazioni sono aggiornati a ieri. Oms: versione inglese più trasmissibile da bambini e giovani.

(red.) Alla giornata di ieri, mercoledì 23 dicembre, erano 230 i bresciani – 190 il giorno precedente – che si sono segnalati all’Ats di Brescia per essere rientrati o transitati dalla Gran Bretagna dallo scorso 6 dicembre. Infatti, come da ordinanza della scorsa domenica 20, chiunque rientri in Italia dal Regno Unito dove è stata scoperta una variante inglese, deve fare riferimento all’azienda sanitaria del proprio territorio di competenza. E per quanto riguarda i bresciani, sono appunto 230 quelli che hanno compilato e inviato il modulo di autodichiarazione presente sul sito internet dell’Ats di Brescia.

In questi giorni tutte queste persone verranno contattate per essere sottoposte al tampone molecolare e verificare prima di tutto se abbiano contratto il Covid-19 e in seguito anche capire se si tratti della variante inglese. Come dà notizia il Giornale di Brescia, tra quelli che sono rientrati e autodenunciati e che si sono sottoposti al tampone, un bresciano è risultato positivo, ma non avrebbe alcun sintomo. Ora saranno necessarie un paio di settimane, attraverso esami di laboratorio, per capire se si tratti del ceppo originario e quello conosciuto, oppure se della variante inglese.

Tra l’altro nelle ore precedenti a giovedì 24 dicembre è emerso, come fanno sapere dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che la variante, seppur sia “solo” più contagiosa ma non più letale, sarebbe più trasmissibile da parte dei bambini e dei giovani. E a livello europeo gli infettivologi sottolineano come ormai il ceppo inglese sia diffuso in tutto il Continente. Addirittura si sostiene anche che in Italia sarebbero state scoperte una decina di varianti del virus, alla quale da ultima si è aggiunta quella sudafricana. Nel frattempo, a proposito della Gran Bretagna, ieri, mercoledì, la situazione dei nostri connazionali, anche bresciani, rimasti bloccati nel Regno Unito, si è sbloccata: primi voli in partenza verso l’Italia, ma solo per chi è residente nel nostro Paese o per motivi di necessità.

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