Coronavirus a Brescia, altri 7 morti. Gimbe: 20 mila in un mese in Italia

Sale a 3.051 la conta delle vittime da inizio pandemia. Lombardia: priorità vaccino a volontari dell'emergenza.

(red.) In vista di sapere quali misure restrittive attenderanno anche i bresciani durante le prossime feste di Natale, quella di ieri, giovedì 17 dicembre, è stata un’altra giornata all’insegna della conta dei nuovi casi di contagio da Covid-19 e, purtroppo, anche delle vittime rispetto alle precedenti 24 ore. L’andamento dei casi nella nostra provincia continua a restare alto e ieri sono emerse anche altre sette vittime che, a causa o con il virus, hanno perso la vita. Dall’inizio della pandemia sono 3.051 i morti tra Brescia città e la provincia e tra questi ci sono anche quelli emersi ieri, tutti dai 64 agli 82 anni, residenti tra Brescia, Borgosatollo, Rezzato, Rodengo Saiano, Sale Marasino, Salò e Tremosine.

Nel frattempo sempre ieri la Fondazione Gimbe ha reso noto un nuovo monitoraggio dal quale emerge che solo nell’ultimo mese in Italia sono state 20 mila le vittime del Covid e 31 mila, circa la metà del totale, dallo scorso 1 settembre con l’avvio della seconda ondata. Anche qui c’è l’attesa del vaccino anti-Covid e ieri la Regione Lombardia ha annunciato di aver inserito nelle liste prioritarie dei beneficiari anche i volontari di tutte le organizzazioni emergenza e urgenza.

C’è spazio anche per i dipendenti delle società di servizi che lavorano negli stessi ospedali, medici, pediatri, operatori e ospiti delle case di riposo per un totale di quasi 305 mila dosi. “Stiamo parlando di circa 50 mila persone – ha detto il presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia Emanuele Monti – che quotidianamente operano nei sevizi di emergenza urgenza e nelle iniziative di volontariato sul territorio regionale. Operatori incessantemente in prima linea nella gestione della pandemia”.

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