Coronavirus, Rt a 0,82 ma Iss: “Non rilassarsi, situazione ancora grave”

Meno pressione su ospedali e terapie intensive, ma serve drastica riduzione dei nuovi casi per il contenimento.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 11 dicembre, quella che ha portato a firmare l’ordinanza con cui da domani, domenica 13, anche la Lombardia entrerà in zona gialla con le minori restrizioni, si è svolta come di consueto la riunione della cabina di regia tra il Ministero della Salute e il Comitato tecnico scientifico. E alla fine, come ogni venerdì, è stato pubblico e diffuso il nuovo monitoraggio (qui il documento completo e quello della nostra regione Lombardia) sul fronte dell’evoluzione di questa seconda ondata della pandemia da Covid-19 che indica un indice di contagio medio a livello nazionale di 0,82.

Il report è riferito al periodo dal 30 novembre al 6 dicembre è sottolinea come “l’incidenza delle diagnosi sia solo leggermente in diminuzione a livello nazionale, ancora elevata e molto lontana da livelli che permettano il ripristino della fase di contenimento e soprattutto con una forte variabilità tra le regioni e province autonome. Si osserva una lieve diminuzione nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva ma ancora con un forte impatto sui servizi ospedalieri. Questo quadro nazionale sottende un quadro diversificato a livello regionale e sub-regionale, dove a volte ci sono segnali di instabilità, se non di una ulteriore crescita del numero dei casi.

L’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi sanitari – si legge nel monitoraggio – richiedono di attendere una riduzione significativa prima di considerare un rilassamento delle misure di mitigazione, ivi comprese quelle della mobilità, oltre alla necessità di mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti. La situazione epidemiologica dell’epidemia rimane grave e si raccomanda che, in base all’impatto sui servizi sanitari e territoriali, una modulazione delle misure di mitigazione nelle Regioni e province autonome eviti di rilassare le misure stesse e il livello di attenzione della popolazione al punto da determinare una rapida inversione della tendenza documentata con una ripresa del contagio in un contesto di incidenza ancora molto elevata che avrebbe conseguenze molto gravi per il Paese”.

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