Il miraggio del vaccino antinfluenzale che non c’è

Nella Regione Lombardia ne mancano almeno 700 mila dosi, a Brescia circa 150 mila. Esaurito anche nelle strutture private a pagamento.

Più informazioni su

(red.) Il vaccino anti influenzale è sparito dalla circolazione in tutta la Lombardia: non se ne trova più non solo nelle strutture pubbliche, ma è esaurito anche nelle cliniche private che l’hanno iniettato a pagamento ed è ancora impossibile trovarlo in farmacia, dove peraltro è arrivato raramente.
Migliaia di persone over 60, obiettivo della massiccia campagna di vaccinazione antinfluenzale gratuita lanciata a livello nazionale dal ministero della Salute e affidata alle regioni, tra cui la Lombardia, sono rimaste deluse Secondo informazioni di stampa, nella nostra provincia finora sono arrivate 150mila dosi, circa la metà delle attese.

Solo nella nostra regione mancano quindi circa 700mila dosi che il Pirellone dice di aver comprato prima di ottobre tramite l’agenzia Aria, che fa da centrale acquisti, e che non sarebbero mai state consegnate. Aria ha lanciato il 30 novembre una gara d’urgenza – chiusa il 3 dicembre e della quale non si conoscono ancora i risultati – con uno stanziamento di 9 milioni di euro. Però gli addetti ai lavori sostengono che se la fornitura sarà consegnata dopo la fine di dicembre sarà troppo tardi.
A complicare le cose è arrivata la lettera di Attilio Fontana, presidente della Lombardia, il quale in sintesi sostiene che i funzionari di Aria sarebbero molto preoccupati dopo le inchieste della Procura milanese e questo rallenterebbe gli acquisti. C’è in ballo la trattativa per 350.000 dosi di vaccino antinfluenzale che il governatore vorrebbe comprare senza gara da Unifarma, un importatore svizzero.

Intanto una fornitura di 100mila vaccini è arrivata in Regione in ritardo di quasi un mese e con un quantitativo ridotto rispetto ai 300 mila previsti. Di questi, 11.200 vaccini sono attesi dalla Ats di Brescia che li destinerà alle Asst per vaccinare gli operatori sanitari.
Ma se le premesse sono queste, c’è da chiedersi che cosa succederà quando ci troveremo alle prese con il vaccino anti-Covid. Dicono che tutti gli italiani saranno vaccinati, ma si tratterà di una sfida da affrontare con un’organizzazione ben diversa.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.