Coronavirus in Lombardia, Fontana: “Ad oggi saremmo da zona gialla”

Ma il governatore predica cautela e attende il vertice tra Stato e Regioni di dopodomani venerdì 27 novembre.

(red.) Sembrano essere molto lontani i tempi dal momento in cui, dallo scorso 6 novembre, la Lombardia è stata posta in zona rossa per quanto riguarda le fasce di rischio sul fronte dell’emergenza in questa seconda ondata da Covid-19. Il governatore lombardo Attilio Fontana aveva attaccato il Governo, mentre i sindaci dei paesi capoluogo della parte orientale della regione e alle prese, per fortuna, con molti meno casi di contagio, si erano schierati proprio contro il presidente.

Ora, invece, i momenti sono più concilianti. Fontana da tempo indica in venerdì 27 novembre il giorno in cui la Lombardia potrebbe chiedere al Governo di uscire dalla zona rossa ed essere portata in una arancione, con meno restrizioni. Anche il Comitato tecnico scientifico regionale parla di dati positivi e in miglioramento da giorni. Ma si continua a predicare la cautela.

“Dal 27 novembre potremo chiedere di entrare in zona arancione – ha detto ieri il governatore Fontana – ma i dati ci dicono che saremmo addirittura da zona gialla, però non voglio accelerare con i tempi”. E si sta anche valutando la possibilità di aspettare ancora qualche giorno, fino al 3 dicembre, scadenza dell’attuale dpcm, nel momento in cui la Lombardia potrebbe anche essere messa in zona gialla, quella con le minori restrizioni. Di questo si parlerà proprio venerdì in occasione del confronto tra Stato e Regioni.

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