Coronavirus, Rt a Brescia sotto 1. Ma bisogna tenerlo per 14 giorni

Siamo a 0,99 aggiornato al 12 novembre. Sono numeri da zona arancione. Ma si decide prossima settimana.

(red.) Uno dei ventuno parametri che a livello nazionale viene preso in considerazione per stabilire eventuali differenziazioni tra zone rosse, arancioni e gialle è l’indice di contagio Rt. In pratica, la capacità con cui ognuno sarebbe in grado di trasmettere il Covid-19 ad altri. Da più parti si sente ribadire l’esigenza di andare decisamente sotto l’1, in modo tale che una persona non sia in grado di contagiarne un’altra. Da questo punto di vista, nei numeri riportati dal Giornale di Brescia, nella nostra provincia (simile anche la Valcamonica) l’Rt è sceso sotto l’1.

Ma nello stesso territorio gestito dall’Azienda di Tutela della Salute si punta a fare ancora meglio, raggiungendo i livelli di fine lockdown della scorsa primavera – i primi giorni di maggio – quando si era arrivati a 0,65. Attualmente l’indice di contagio è a 0,99, mentre la stessa Ats ha sottolineato come a febbraio, quando iniziò l’epidemia, l’indice era addirittura a 3,53. A maggio era poi ampiamente sceso grazie a quel lockdown e in seguito si era riattivato dopo l’estate. Si era arrivati fino 1,36 l’1 novembre e in seguito si era ridotto a 1,09 ai primi di novembre a seguito delle prime misure restrittive regionali in Lombardia.

E si pensa che quello 0,99, dato riferito al 12 novembre, sia ulteriormente calato grazie anche alle misure nazionali. Situazione simile anche in Valcamonica dove l’ultimo indice di contagio Rt parla di 0,95, quindi sotto l’1. E a livello regionale la Lombardia è scesa a 1,25 nella prima settimana di novembre. Di fatto, ci sarebbero i numeri da zona arancione, ma bisogna mantenerli per 14 giorni prima di poter decidere eventuali allentamenti. E proprio su questo verterà uno degli incontri la prossima settimana, tanto che anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono sottolinea come una differenziazione tra province sia prevista dal Dpcm e ne abbia parlato anche il premier Giuseppe Conte.

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