Coronavirus, nel bresciano i test rapidi. Prima alle case di riposo e disabili

Oggi parte la distribuzione di 30 mila kit in città e provincia. Non così precisi, ma si conosce l'esito in mezzora.

(red.) Per analizzare ogni tampone molecolare che diagnostica la positività o meno al Covid-19 servono diverse ore e una serie di esami di laboratorio. Ma c’è anche la necessità di fare il più presto possibile in determinati contesti, a partire dalle case di riposo e per evitare focolai. Per questo motivo, dopo essere stati annunciati, arrivano anche nel bresciano i test rapidi. Sarà l’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia a partire da oggi, mercoledì 18 novembre, ad occuparsi della distribuzione in città e provincia, ma non sul lago d’Iseo e nemmeno in Valcamonica per ora.

La stessa Ats ha ricevuto, come dà notizia il Giornale di Brescia, 78 mila test antigenici e di cui la metà saranno distribuiti da oggi alle case di riposo e alle residenze per disabili. Il vantaggio del test rapido, seppur non così affidabile come quello molecolare, è di conoscere l’esito dopo mezzora e senza alcun esame di laboratorio. Una soluzione efficace per analizzare i contatti stretti di un soggetto risultato positivo e fermo restando che se l’antigenico dovesse risultare positivo si dovrà procedere con quello molecolare.

All’interno delle case di riposo e delle strutture per disabili saranno le direzioni a gestire il trattamento dei tamponi agli ospiti, mentre per quanto riguarda i medici di base – anche loro riceveranno al momento 5 tamponi rapidi ogni settimana – si dovrà attendere un paio di settimane per la messa in regola e la formazione. Una misura, quella dei tamponi rapidi, utili soprattutto per cercare di identificare nel più breve tempo possibile eventuali soggetti asintomatici entrati in contatto stretto con un positivo. Tornando, invece, alle case di riposo, ieri, martedì 17 novembre, le tre principali sigle sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il prefetto di Brescia Attilio Visconti per costituire un tavolo dedicato alle problematiche delle Rsa e chiedere soluzioni per non lasciare soli gli anziani.

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