Coronavirus e Natale, medici: lockdown totale. Ma Governo aspetta

L'esecutivo esclude di intervenire già questo weekend con un nuovo dpcm. Si attendono risultati da misure in atto.

(red.) In questo periodo drammatico dovuto alla seconda ondata in corso della pandemia da Covid-19 che ieri, martedì 10 novembre, ha visto altri 580 decessi e un nuovo carico in aumento sui ricoveri e le terapie intensive, molti italiani si stanno anche chiedendo come trascorreranno il periodo natalizio tra poco più di un mese. In questo senso a livello nazionale circolano delle voci secondo le quali potrebbe essere vicino un nuovo lockdown totale simile a quello della scorsa primavera. Tuttavia, il Governo non sembra essere orientato verso questa decisione, ma piuttosto prendersi un po’ di tempo per capire se il sistema a zone iniziato lo scorso venerdì 6 novembre possa funzionare.

E per questo motivo si attenderà almeno l’inizio della prossima settimana, da lunedì 16 novembre, per capire se il sistema regge ed evitare una nuova stretta nazionale. E proprio perché i primi effetti potranno vedersi solo dall’inizio della prossima settimana, si esclude che già in questo weekend, quello del 14 e 15 novembre, si decida su un nuovo eventuale dpcm. Infatti, anche a fronte del decreto del presidente del Consiglio dello scorso 24 ottobre che ha obbligato a indossare la mascherina all’aperto in tutta Italia e imposto la chiusura dei locali alle 18, si sta osservando che la curva esponenziale dei contagi sta rallentando.

In ogni caso, entro questa settimana si continua a monitorare proprio il numero dei contagi, oltre ai ricoveri e le terapie intensive, anche perché in vista del prossimo Natale si dovrà decidere entro la metà di novembre cosa fare. Da una parte c’è il Governo che punta ad attendere i risultati delle misure messe in campo, compresa una nuova stretta sui controlli nel fine settimana da parte delle forze dell’ordine contro gli assembramenti e come disposto da una circolare del Ministero dell’Interno. Dall’altra, invece, i medici che continuano a chiedere un lockdown totale.

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