Coronavirus, verso misure più drastiche. Coprifuoco già dalle 18?

Da evitare un nuovo lockdown totale. Si va verso misure per limitare al minimo le occasioni di svago e divertimento.

(red.) Niente lockdown totale e generalizzato, ma misure per limitare le occasioni di contatto e soprattutto eliminare le attività non necessarie. Il Governo in queste ore intorno a sabato 24 ottobre, soprattutto dopo aver sfiorato i 20 mila nuovi casi positivi al Covid-19 nella giornata di ieri, venerdì 23, starebbe studiando nuove soluzioni ancora più drastiche. L’obiettivo è ridurre al minimo, se non quasi annullare, le occasioni di svago e divertimento. Tanto che il coprifuoco potrebbe essere anticipato alle 18, in modo tale che chi lavora e studia durante il giorno poi torni a casa evitando l’aperitivo.

Vista l’accelerazione dei nuovi casi positivi al contagio, sembra inevitabile una nuova stretta, aggiungendo anche le possibilità di rendere più leggero il trasporto pubblico e di rafforzare il sistema di tracciamento dei contagi. E si sta valutando, ma in questo senso è più complicato, di tornare a evitare spostamenti tra diverse regioni. Sul fronte delle nuove possibili misure, in Lombardia che resta la prima regione italiana con il più alto numero di casi, il governatore Attilio Fontana chiede di fare di tutto per evitare un nuovo lockdown nazionale. “Se sarà completo – ha detto Fontana – rischiamo di non riuscire più a risollevarci”.

Nel frattempo proprio in Lombardia la chirurgia ordinaria è stata ridotta ed è stato aperto anche il nuovo ospedale alla Fiera di Milano che da lunedì 26 ottobre potrebbe ospitare 45 pazienti in terapia intensiva. E ieri, venerdì, è arrivato anche il nuovo report sul monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute (qui il documento) relativo al periodo dall’11 al 18 ottobre. La situazione viene definita “grave e in peggioramento“. Tanto che la gente viene invitata a restare in casa, mentre si parla di segnali di criticità dei servizi territoriali e il raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali. Aumentano anche i focolai nelle scuole, ma in modo limitato. E sempre sul fronte delle misure, cento scienziati hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Giuseppe Conte per chiedere misure drastiche entro un paio di giorni visto che ogni settimana i nuovi casi positivi stanno raddoppiando, con il rischio di vedere aumentare anche i deceduti.

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