Coronavirus, nuovo dpcm firmato da Conte. E cambia la quarantena

E' arrivata nella notte la firma sul nuovo decreto. Stretta maggiore sulla movida, feste e sport di contatto.

(red.) E’ arrivata la scorsa notte di lunedì 12 ottobre la firma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul nuovo Dpcm che, come nelle previsioni, stringe le maglie di una serie di disposizioni e attività dopo l’impennata dei contagi da Covid-19 alla quale si è assistito soprattutto nella seconda settimana di ottobre. La sigla del premier è arrivata dopo un incontro in video conferenza alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle regioni, Comuni e Province e i ministri Boccia e Speranza per limare i contenuti del nuovo testo. Il nuovo decreto del presidente del Consiglio (qui il testo con i relativi allegati), entrerà in vigore domani, mercoledì 14 ottobre, durerà per un mese, fino a metà novembre e prevede una serie di misure.

Feste e cerimonie. Il Governo vieta quelle nei locali aperti al pubblico ma rivolge anche una forte raccomandazione per quelle nelle case private: se non si è conviventi non dovrebbero partecipare più di sei persone, tutte con la mascherina. Per matrimoni, comunioni, cresime e funerali restano in vigore le regole dei protocolli già approvati per chiese e comuni, ma viene messo un limite massimo di 30 persone per i ricevimenti successivi.

Sport di contatto. Confermato anche lo stop agli sport amatoriali di contatto. Significa niente più partite tra amici che non siano regolamentate. Il Dpcm salva infatti gli sport a livello dilettantistico: potranno cioè continuare a svolgere le attività tutte quelle società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi.

Movida. Stretta annunciata sui luoghi di divertimento per evitare assembramenti di giovani. Alle 21 scatterà il divieto di sostare davanti a quei locali che non offrono posti a sedere, mentre ristoranti, pub e locali che offrono servizio al tavolo dovranno chiudere a mezzanotte. Aumenteranno i controlli dopo l’emissione di una circolare del Viminale che ha ribadito l’invito a sanzionare quei bar, pub e ristoranti che non rispettano le regole.

Palazzetti e teatri. Il Dpcm interviene sulle regole per gli eventi sportivi. Non cambia nulla per gli stadi, con non più di 1.000 persone anche nei campi di serie A, mentre la capienza dei palazzetti viene portata al 15% e comunque non oltre i 1.000 spettatori. Restano confermati i non più di 200 spettatori nei cinema, teatri e sale da concerto e 1.000 negli eventi all’aperto.

Smart working. Potenziamento nella pubblica amministrazione dall’attuale 50% fino al 70%, ma anche un invito a rafforzare nelle aziende private in modo da rendere meno affollati i mezzi di trasporto pubblico.

Gite scolastiche e didattica a distanza. Le gite, uscite scolastiche e gemellaggi fuori sede saranno vietati finché la situazione non migliorerà. Durante la riunione si è parlato anche della possibilità di attivare la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori ed evitare mezzi di trasporto intasati. Ma questo provvedimento non fa parte del nuovo dpcm.

Quarantena. Sempre ieri il ministero della Salute ha diffuso una nuova circolare (qui il testo) sulle indicazioni per la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, tenendo conto della situazione epidemiologica, delle indicazioni dell’Oms e del parere del Comitato Tecnico Scientifico. “Le persone asintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale va eseguito un test molecolare con risultato negativo” si legge nella circolare.

“Le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi. I contattistretti di casi con infezione confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno. Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare in caso di assenza di sintomatologia da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.

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