Coronavirus, nuova ordinanza in Lombardia. Mascherine fino al 10 settembre

In vigore da oggi. Novità sul tpl: si possono occupare tutti i posti a sedere. Messe al chiuso fino a 350 posti.

(red.) A partire da oggi, sabato 1 agosto, e fino al prossimo 10 settembre è in vigore una nuova ordinanza (qui il testo) sull’intero territorio della Lombardia dopo la firma di ieri, venerdì 31 luglio, del governatore Attilio Fontana. Non cambia nulla sul fronte dei dispositivi di protezione individuale, con la possibilità di non indossarla all’aperto se si rispettano le distanze, ma l’obbligo di usarla per coprire naso e bocca, anche all’aperto e soprattutto nei luoghi al chiuso, mezzi pubblici compresi, dove è più difficile rispettare il distanziamento. Ma la vera novità della nuova ordinanza, che prende spunto dalle indicazioni nazionali, riguarda il trasporto pubblico regionale e locale di linea e non. Su autobus, filobus, tram, metropolitane, treni, servizi di navigazione e trasporto funiviario a partire da oggi, sabato 1 agosto, è infatti consentito occupare tutti i posti a sedere.

I posti in piedi possono invece essere occupati, a seconda dei casi, per il 25% o il 50% della capienza totale per la quale il mezzo è omologato. Precise disposizioni sono inoltre previste per i servizi di trasporto scolastico, in previsione della ripresa del nuovo anno. Per i servizi di taxi e noleggio con conducente non è più obbligatorio mantenere il distanziamento tra membri dello stesso gruppo familiare, conviventi, o individui che appartengono a nuclei pre-organizzati. L’ordinanza introduce indicazioni anche per la partecipazione alle cerimonie religiose svolte in luoghi chiusi. Il numero dei presenti deve essere stabilito in modo da garantire la distanza minima di sicurezza di almeno un metro laterale e frontale tra i partecipanti, considerando inoltre le dimensioni e le caratteristiche dei luoghi in cui si svolgono le cerimonie. È consentito un massimo di 350 presenti e per richiedere la deroga a questo limite è necessario presentare la relazione di un tecnico abilitato.

Nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, è confermato l’obbligo di indossare una mascherina o qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca. Nei luoghi all’aperto la mascherina va sempre portata con sé e deve essere obbligatoriamente indossata qualora non sia possibile mantenere costantemente la distanza di sicurezza di almeno un metro da altre persone che non fanno parte dello stesso gruppo familiare. Il personale che presta servizio nelle attività economiche, produttive e sociali deve sempre indossare la mascherina, a prescindere dal luogo in cui l’attività viene svolta. Non sono soggetti all’obbligo di indossare la mascherina i bambini al di sotto dei sei anni, o i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e le persone che interagiscono con loro. Non è obbligatorio l’uso della mascherina nemmeno per coloro che svolgono intensa attività motoria o intensa attività sportiva. Rimane l’obbligo di indossarla alla fine dell’attività stessa e di mantenere le corrette distanze interpersonali.

Sono inoltre confermate le prescrizioni e le raccomandazioni per i datori di lavoro, tra cui gli obblighi di misurare la temperatura di tutti i dipendenti, di comunicare tempestivamente i casi sospetti all’Ats di riferimento. La misurazione della temperatura dei clienti e utenti continua ad essere fortemente raccomandata ed è obbligatoria per i clienti dei locali di ristorazione che consumano al tavolo e per l’accesso ai parchi tematici, faunistici e di divertimento. Fin qui la nuova ordinanza regionale, ma nel frattempo a livello nazionale sta facendo discutere l’indicazione di concedere ai viaggiatori dei treni ad alta velocità e lunga percorrenza di occupare tutti i posti disponibili. Tanto che dal Comitato tecnico scientifico si dicono molto preoccupati e lo ribadiranno il prossimo giovedì 6 agosto in occasione di una riunione. Secondo gli esperti, infatti, il distanziamento è una delle chiavi per evitare la diffusione del contagio.

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