Coronavirus, studio: chi ha bassa carica virale non è contagioso

In 280 persone con tampone ancora positivi, ma bassa carica, meno del 3% a rischio di contagiare altri.

(red.) Non sarebbe più necessario limitarsi a quantificare ogni giorno i nuovi casi positivi al nuovo coronavirus, ma specificare anche il livello di positività. Perché, secondo uno studio, chi non è completamente negativo ai tamponi effettuati, ma con una bassa carica virale, non sarebbe più contagioso. Lo studio è stato realizzato dall’Irccs San Matteo di Pavia con l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna insieme agli ospedali di Piacenza e Siena e il Policlinico di Milano.

Lo studio si basa su 280 persone con bassa carica positiva sottoposte al tampone e tra le quali meno del 3% sarebbe risultato contagioso. In pratica, pur con la presenza del virus, la bassa carica eviterebbe la contagiosità e potrebbe far tornare a una vita normale migliaia di persone, anche nel bresciano, ora bloccate.

Gli esiti dello studio sono stati inviati al ministero della Salute, al Comitato tecnico scientifico e all’Istituto superiore di Sanità per poter affermare delle linee guida meno stringenti rispetto a quelle attuali. Nel frattempo, sempre sul fronte del Covid-19, da oggi, lunedì 27 luglio, nel bresciano entrerà in servizio il numero unico regionale 116117 per le non urgenze.

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