Lombardia, nuovo pacchetto sanità: visite gratuite per i guariti Covid

Le nuove linee guida prevedono anche che le Ats possano subito individuare focolai e far disporre controlli.

(red.) Nella giornata di ieri, martedì 30 giugno, la giunta regionale lombarda ha approvato una sorta di “pacchetto sanità” che contiene una serie di linee guida per quanti dovranno sottoporsi a visite mediche. Ora il testo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale per diventare un provvedimento definitivo e a valore di legge. La novità principale di certo riguarda il fatto che i pazienti guariti dal Covid e che dovranno effettuare una serie di visite di monitoraggio saranno esenti dal ticket. Il pacchetto inciderà sul periodo da lunedì 6 luglio fino al 7 settembre in Lombardia.

“Tutti i cittadini che hanno avuto il Covid faranno gratis tutti gli esami e le visite con prescrizione medica, beneficiando di una esenzione regionale in attesa che il Governo la introduca a livello nazionale – dice l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – le esenzioni per le attività di follow up post covid avranno il codice regionale di esenzione D97. E riguardano in particolare le visite infettivologiche, pneumologiche, cardiologiche, neurologiche, fisiatrica ed ematologica con gli esami diagnostici ad esse collegate. Sono inclusi anche i colloqui psicologici e clinici particolarmente importanti per molte persone colpite da coronavirus. Le misure adottate, inoltre, rendono totalmente rimborsabile il tampone eseguito a seguito di positività anche a test sierologico privato, qualunque sia l’esito del tampone stesso“. E il rimborso del costo del tampone raggiungerà la struttura che effettua il test.

“Si tratta di misure di sostegno importanti in considerazione della gravità della pandemia e delle sue delicate conseguenze. Abbiamo messo a disposizione delle Ats – continua l’assessore – 15 milioni di euro per assumere fino a 892 persone che saranno destinate al tracciamento dei soggetti positivi, ovvero alla definizione dei loro contatti, e a effettuare tempestivamente i tamponi in questa fase di particolare attenzione alle attività territoriali. Ogni Ats nel momento in cui identifica un focolaio Covid in una comunità chiusa a fronte dell’evidenza di trasmissione del virus, provvederà all’esecuzione dei test diagnostici molecolari a tutta la collettività.

Valutando altresì l’utilizzo contestuale dell’indagine a supporto dei conseguenti provvedimenti di controllo. Ma faremo anche di più andando a monitorare a fondo la diffusione del virus. Ora che fortunatamente l’emergenza Covid negli ospedali ha superato la fase acuta e, di conseguenza, abbiamo la possibilità di eseguire un numero maggiore di tamponi sul territorio, ogni Ats attiverà settimanalmente approfondimenti epidemiologici. Individuando l’ambito territoriale che ha avuto il maggior numero di casi positivi nella settimana precedente e disponendo, nelle zone dove risiedono i casi risultati positivi fino a 150 tamponi e valutando anche l’esecuzione del test sierologico”.

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