Coronavirus, Lombardia ancora a rischio. Tasso di contagio a 0,9

Ieri il 70% dei nuovi casi nazionali e la metà dei deceduti. Situazione monitorata da Iss e Ministero della Salute.

(red.) Ieri, venerdì 12 giugno, i dati del bollettino quotidiano nazionale sul fronte dei contagi da Covid-19 in Italia hanno ribadito (e continuano a farlo) che la Lombardia resta la più colpita. Infatti anche ieri, rispetto alle 24 ore precedenti, si segnalavano nel nostro territorio lombardo il 70% dei nuovi casi di contagio di tutta Italia e la metà dei nuovi decessi. Gli esperti indicano che l’obiettivo degli zero nuovi casi in Lombardia potrebbe essere raggiunto solo intorno a ferragosto e anche un modello matematico sviluppato da un bresciano indica come la nostra provincia potrebbe vedere quasi zero nuovi casi sempre entro agosto. Nel frattempo, però, la Lombardia resta la regione più a rischio. Ieri, venerdì, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute hanno diffuso il consueto report di monitoraggio e stavolta riferito alla settimana dall’1 al 7 giugno.

Complessivamente – come si legge – il quadro generale in Italia rimane a bassa criticità. Verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero tra la prima e la seconda fase di riapertura (tra l’11 e il 25 maggio). Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione in Italia rimane a bassa criticità. Si osserva una generale diminuzione nel numero di casi ed una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Persistono, in alcune realtà regionali, un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevati seppur in diminuzione. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione del virus è ancora rilevante. In quasi tutta la Penisola, inoltre, sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l’epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa.

È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico.
Permangono segnali di trasmissione con nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio e con possibile insorgenza di focolai. Questo descrive una situazione ancora epidemiologicamente fluida che richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico.

È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Per quanto riguarda la Lombardia, il report (qui disponibile) indica che il tasso di contagio Rt è pari a 0,9, comunque al di sotto del più preoccupante 1 che vorrebbe dire la potenzialità di un infetto di contagiare un altro soggetto. Nel frattempo, sul fronte del tracciamento dei casi, da lunedì 15 giugno in tutta Italia (quindi anche in Lombardia) sarà attiva l’applicazione Immuni che si può scaricare gratuitamente dagli store.

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