Coronavirus, fine emergenza: al Civile chiude un reparto Covid

Il 2 marzo la conversione ai malati Covid. A oltre due mesi di distanza il Covid A è tornato ai normali degenti.

(red.) E’ un’immagine positiva che copia le situazioni già emerse in altri ospedali italiani di fronte al fatto che l’emergenza sanitaria da coronavirus sta drasticamente diminuendo. Infatti, all’ospedale Civile di Brescia è stato chiuso uno dei reparti Covid dopo le dimissioni degli ultimi pazienti che erano rimasti ricoverati. Tutto era partito il 2 marzo al quinto piano della Seconda Chirurgia del massimo ospedale cittadino, alla scala 14, con la riconversione e l’apertura di posti letto dedicati ai ricoverati da coronavirus. Nel corso delle settimane ci sono stati fino a 170 pazienti ogni quindici giorni e per un totale di 600 tra Covid A e B, mentre i dimessi sono stati 500, di cui molti seguiti in telemedicina.

Ora il reparto Covid A è stato chiuso e restituito ai normali pazienti non positivi, mentre resta ancora aperto l’altro settore con metà dei 30 posti occupati. Ma sono state settimane drammatiche quelle vissute dall’Asst degli Spedali Civili con 850 pazienti ricoverati tra il Civile e gli altri presidi e con posti letto di terapia intensiva triplicati. Attualmente, invece, i ricoverati per Covid in tutte le strutture dell’azienda socio sanitaria sono meno di 200. A fronte, quindi, di un reparto che viene restituito ai normali degenti, si continua a discutere di un Centro Covid proprio al Civile.

Ieri, martedì 19 maggio, dal governatore lombardo Attilio Fontana è arrivata una nota sul fatto di attendere le linee guida del Ministero della Salute, preferendo puntare su un reparto Covid esterno piuttosto che interno all’ospedale. E infatti su questo fronte anche la Fp Cgil di Brescia ha lanciato una petizione – raccogliendo al momento 1.000 firme – per dire no al Covid Hospital ora in previsione nella scala 4 del Civile.

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