Coronavirus, “in Lombardia zero nuovi contagi a metà agosto”

Lo dice OsservaSalute, ma il nuovo dpcm fa rivalutare lo scenario. Il Veneto riapre i confini prima del 3 giugno.

(red.) Nelle settimane precedenti a martedì 19 maggio uno studio che analizzava i periodi sufficienti affinché le varie regioni italiane registrassero zero nuovi casi di contagio aveva visto la Lombardia in grado di raggiungere quell’obiettivo entro giugno. Ma viste le nuove disposizioni connesse all’ultimo dpcm, favorendo le riaperture e molte di queste (bar, ristoranti e parrucchieri) prima del via che inizialmente era stato annunciato l’1 giugno, il traguardo è destinato ad allungarsi di oltre un mese. OsservaSalute, dell’Università Cattolica di Roma, indica come Bolzano e Trento, insieme alla Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata saranno quelle che per prime mostreranno zero nuovi casi di contagio tra la fine di maggio e i primi di giugno.

E per quanto riguarda la Lombardia, invece, lo “zero” ai nuovi contagi si dovrebbe raggiungere solo all’alba di ferragosto. Ma come detto, le nuove aperture e l’allentamento di diverse misure potrebbero incidere sul termine temporale dei traguardi. Nel frattempo, però, si registra l’ultimo dissidio tra lo Stato e le regioni. Oggetto della contesa è stato l’annuncio, arrivato ieri, lunedì 18 maggio, del governatore del Veneto Luca Zaia per aprire agli spostamenti verso le altre regioni prima del termine indicato del 3 giugno e per quanto riguarda la possibilità di andare a trovare parenti e congiunti.

Ma si rischia un nuovo scontro con la Lombardia. Nel periodo drammatico dell’emergenza, diversi pazienti ricoverati negli ospedali della nostra regione erano stati trasferiti persino in Germania, ma nessuno in Veneto. E ora la regione di Zaia apre agli spostamenti per le visite ai congiunti con le regioni confinanti di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e il Trentino. Ma non la Lombardia.

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