Coronavirus, “in Lombardia sotto i 500 nuovi casi o sarà di nuovo lockdown”

E' la soglia indicata dagli esperti per permettere maggiori aperture e libertà a partire dal prossimo 18 maggio.

(red.) A circa una settimana di distanza da una parziale riapertura dopo il lockdown, in tutta Italia le regioni stanno pressando il Governo centrale per chiedere di aprire anche altre attività prima del tanto vociferato 18 maggio. Da quel momento, infatti, come fanno sapere dall’esecutivo, si potrà ragionare in base alle differenze territoriali e regionali. E in questo panorama, nonostante dall’Istituto Superiore di Sanità facciano sapere che la curva dei contagi è in calo pur mantenendo la prudenza, continua a far preoccupare la situazione in Lombardia. Nella serata di ieri, venerdì 8 maggio, il report dalla Regione indicava ancora oltre 600 nuovi casi di contagio.

Seppur ci sia molta meno pressione sulle terapie intensive e anche meno ricoverati. Ma qui si resta più cauti in vista della possibile apertura di altre attività e maggiori libertà dal 18 maggio. Le immagini dei Navigli a Milano affollati all’ora dell’aperitivo hanno suscitato sdegno e per questo motivo la situazione resta da monitorare. Tanto che, secondo quanto scrive il Giornale di Brescia, ci sarebbe una soglia dei contagi per la quale poter parlare di una fase 2 più ampia. L’obiettivo sarebbe quello di scendere sotto i 500 nuovi casi di contagio in media nei prossimi giorni, altrimenti il rischio è che invece di concedere maggiori libertà si possa tornare al lockdown.

E questo numero sarà tra quelli decisivi verso il 18 maggio, anche se solo allora si potrà avere un riferimento più preciso, considerando che tra la contrazione del coronavirus, i sintomi e la diagnosi trascorrono in media due settimane. Si valuta anche il parametro R0 che indica il tasso di contagio e importante che resti sotto l’1, senza dimenticare, come emerso dal Pirellone, che nei test sierologici la metà dei cittadini non ha contratto il virus e quindi sarebbe a rischio contagio. Su tutti questi elementi il governatore lombardo Attilio Fontana ha chiesto che tutti i cittadini rispettino le regole per non tornare di nuovo nell’incubo.

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