Coronavirus, studio bresciano: più mortale nei cardiopatici

Lo studio, primo del genere nella letteratura mondiale, aprirà strade alla ricerca sul Covid e il sistema del cuore.

(red.) E’ il primo studio scientifico di questo tipo, così completo a livello clinico, nella letteratura mondiale che analizza l’impatto del contagio da coronavirus sui malati cardiaci rispetto a quelli che non presentano questa patologia. E a realizzarlo, come dà notizia Bresciaoggi, è stato Marco Metra direttore di Cardiologia agli Spedali Civili e docente all’Università degli Studi di Brescia.

Lo studio, composto anche da dati anagrafici e caratteristiche sanitarie, ha evidenziato come il Covid-19 sia mortale nel 36% dei pazienti affetti da patologie cardiache. Lo studio sarà pubblicato sull’European Heart Journal e ha preso in esame 99 pazienti (53 cardiopatici e 46 non) tutti ricoverati per polmonite a causa del coronavirus lo scorso marzo.

E i risultati hanno confermato in modo più specifico quanto era già emerso dall’esperienza cinese nella lotta al virus. Questa analisi bresciana porterà a indagare le conseguenze del Covid sul sistema cardiaco.

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