Coronavirus, test sierologici dal 21 aprile. Poliambulanza già all’opera

L'assessore Gallera ha annunciato che i test in Lombardia coinvolgeranno prima 16 mila tra medici e infermieri.

(red.) Nella presentazione di ieri, martedì 14 aprile, del bollettino sui nuovi casi di contagio da coronavirus in Lombardia, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha fornito qualche altro dettaglio sui test sierologici che, come annunciato, partiranno il prossimo 21 aprile. Si tratta di test che consentiranno di capire quante persone abbiano sviluppato gli anticorpi e quindi siano immuni al Covid, per poter tornare al lavoro o alla vita di tutti i giorni con maggiore tranquillità. A livello regionale, come è stato ribadito, la provincia di Brescia con quelle di Bergamo, Cremona e Lodi (che hanno i dati più gravi sulla diffusione dell’epidemia) saranno le prime a eseguire il test.

Si partirà, infatti, da 16 mila tra medici e infermieri che stanno assistendo i pazienti affetti dal Covid-19. E subito dopo, probabilmente alla fine di aprile, saranno sottoposti al test anche gli addetti che dovranno tornare al lavoro nelle loro aziende. Dal punto di vista pratica, il test sierologico è un prelievo di sangue da svolgere nei consueti laboratori e in seguito i campioni verranno analizzati nei centri di Virologia e Microbiologia.

La volontà della Regione è di effettuare fino a 20 mila test al giorno e potrebbero essere forniti dalla Diasorin (caso già studiato dal San Matteo di Pavia) o da altri da valutare. L’Ats di Brescia e l’ospedale Civile stanno ancora valutando come muoversi, mentre alla Poliambulanza la pratica è già iniziata con il test sierologico gratuito ai dipendenti e i cui costi sono coperti dalla Fondazione grazie al contributo della Cei. Al momento nell’istituto di via Bissolati sono stati effettuati 600 test.

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