Coronavirus, altri 58 morti nel bresciano. In arrivo test sierologico

Sono 1.753 le vittime in provincia e a fronte di 9.594 malati ufficiali. Dal San Matteo di Pavia risvolti scientifici.

(red.) Nel territorio bresciano, Valcamonica compresa (dipende dall’Ats della Montagna), sono 9.594 attualmente i malati positivi di coronavirus, ma si segnalano anche 4.594 dimessi e 1.152 guariti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Purtroppo, resta ancora alto il dato sui decessi – 58 in un giorno – per un numero che è destinato a calare solo nelle prossime settimane e che al momento vede 1.753 persone che non ce l’hanno fatta a superare il contagio. Sul fronte del capoluogo, Brescia città conta 1.450 casi positivi e 273 vittime. E a questi numeri si aggiunge il fatto che poco più di un quarto della popolazione è morta nel momento in cui le condizioni si sono aggravate e rendendo necessaria la terapia intensiva.

Questo è quanto emerge da uno studio americano che ha analizzato la situazione dei pazienti dal 20 febbraio al 18 marzo in Lombardia. Nel frattempo ieri, martedì 7 aprile, dalla conferenza stampa in Regione Lombardia, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha ribadito che Pasqua e Pasquetta si dovranno trascorrere in casa e subito dopo, passati una decina di giorni, si potrebbe iniziare a riprendere gradualmente la vita quotidiana pre-virus. Lo stesso assessore con il governatore Attilio Fontana hanno anche annunciato che al San Matteo di Pavia è stato individuato un test sierologico affidabile e in attesa di ricevere una certificazione.

Sarà sufficiente un prelievo di sangue sui pazienti per verificare chi ha sviluppato gli anticorpi e quindi dimostrando la possibilità di non essere contagioso. Che vuol dire riprendere la vita di prima sapendo di non poter diffondere il virus. Al contrario, chi non ha sviluppato gli anticorpi potrebbe riprendere gradualmente lo stile di vita precedente, ma con le precauzioni del caso. E’ però da precisare che il test sierologico non è diagnostico e quindi non rileva se un individuo sia positivo o meno al coronavirus.

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