Coronavirus, dubbi sui contagiati. GdB: “190 mila nel bresciano”

Una ricerca condotta per il quotidiano aumenta di molto il dato rispetto agli 8.757 ufficiali secondo le Ats.

(red.) Nello scorso mese di marzo i deceduti totali – Covid e non – in provincia di Brescia sono stati circa 4 mila. Un’ecatombe immensa calcolata rispetto allo stesso mese del 2019 quando i defunti erano stati circa 1.000, cioé quattro volte di meno. Eppure le vittime accertate dal coronavirus nel nostro territorio al momento sono state 1.476. E gli altri 2.600 circa, quindi, di cosa sarebbero morti considerando che dodici mesi fa si era di media a 1.000? Un paragone che da tempo incute qualche domanda negli stessi amministratori e anche nelle agenzie funebri del bresciano che ogni giorno devono far fronte a nuove vittime.

A questo dilemma cerca di dare una risposta la società bergamasca InTwig che dopo aver collaborato con l’Eco di Bergamo per analizzare la situazione orobica, ha condotto una ricerca simile anche per il Giornale di Brescia di cui il quotidiano rende conto nell’edizione odierna di venerdì 3 aprile. Analizzando il numero dei deceduti e confrontando con quelli ufficiali da Covid forniti dalle Ats si è appurato che dietro ci sarebbe una vasta platea di soggetti che restano in casa con sintomi lievi, se non addirittura asintomatici o con stati febbrili che però non li inducono ad andare in ospedale. E a nessuno di loro viene fatto il tampone.

Quanto è vasta questa platea? Secondo lo studio, i contagiati in provincia di Brescia non sarebbero solo gli 8.750 ufficiali, ma addirittura quasi 190 mila. E la stessa ricerca parla anche di un importante epicentro di contagio proprio tra le province di Lodi, Brescia e Bergamo, tanto che nella parte occidentale della provincia e nella Bassa i contagiati sarebbero uno su tre. E quindi anche il numero dei deceduti da coronavirus, sempre nella bassa bresciana, sarebbero molti di più, addirittura tre volte tanto rispetto a quelli ufficiali.

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