Coronavirus, nuova stretta sulle misure di contenimento

In tutta Italia chiusi parchi e giardini. Sport all'aperto solo vicino casa. Niente orari ridotti per i supermercati.

(red.) Quello di ieri, venerdì 20 marzo, è stato il giorno peggiore in Italia sul fronte dell’emergenza da coronavirus, con 627 vittime registrate in sole 24 ore. Un numero drammatico che ha indotto il Governo a emettere in serata, tramite il ministero della Salute, un’ordinanza (leggi il testo) con misure più stringenti per evitare il contagio. Anche se si tratta di un provvedimento legato soprattutto a questo fine settimana tra sabato 21 e domani, domenica 22 marzo, che avrebbe potuto vedere molte persone spostarsi tra parchi, giardini e persino mete di villeggiatura. Domani, domenica 22 marzo, scadono le due settimane che gli scienziati ed epidemiologi avevano indicato come fondamentali per capire se la serrata stabilita a livello nazionale abbia funzionato.

Ma di fronte ai numeri drammatici arrivati ieri, venerdì 20 – 37.860 malati, di cui 2.655 in terapia intensiva, 3.359 medici contagiati e 4.032 vittime – si è deciso al momento per una nuova ordinanza. Da oggi, sabato, in tutta Italia sono chiusi parchi, ville storiche, aree giochi per bambini e giardini pubblici. Mentre lo sport all’aperto è consentito ma solo in solitaria e nelle vicinanze della propria abitazione. Vietata anche qualsiasi attività ludica e ricreativa all’aperto. Nei giorni festivi e prefestivi e in quelli che li precedono o li seguono sarà vietato anche ogni spostamento verso le seconde case.

Nessuna riduzione dell’orario, invece, per i supermercati e nemmeno la chiusura in quelli presenti nei centri commerciali visto che si è valutato il rischio di maggiore affollamento. Al contrario, resteranno chiusi i negozi di alimenti e bevande in stazioni e porti e nelle aree di servizio, tranne quelle sulle autostrade. Dall’altro lato si continua a parlare del fatto che troppi non rispettano le disposizioni sulle misure di contenimento. Tanto che in Lombardia il governatore Attilio Fontana – che chiede misure più serrate rispetto a quelle contenute nella nuova ordinanza – ha chiesto molte più forze rispetto ai 114 militari dell’esercito che da ieri, venerdì, presidiano soprattutto il capoluogo.

Mentre il capo della Polizia Franco Gabrielli chiede sanzioni più pesanti. E si valuta anche di monitorare gli spostamenti attraverso il controllo dei cellulari. Ora l’attesa sarà anche sul dopo 25 marzo, giorno in cui scade il dpcm che aveva serrato diverse attività commerciali. E’ probabile che venga prorogato, anche oltre il 3 aprile. Nel frattempo sul fronte dell’emergenza sanitaria ieri è stato annunciato il bando per reclutare 300 medici e da inviare nelle regioni più colpite, Lombardia in primis.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.