Coronavirus, si aumentano i posti letto in terapia intensiva

Al Civile e alla Poliambulanza sono iniziati i lavori di allestimento. Nella nuova offerta coinvolti anche altri istituti.

(red.) Da giorni si dice che gli ospedali bresciani sono ormai al collasso e vicini al punto di saturazione soprattutto per quanto riguarda i posti letto di terapia intensiva da dedicare ai malati gravi di Covid-19. Ma tra città e provincia si continua a lottare contro il tempo per ricavare nuovi spazi. Ma c’è anche una drammatica verità: si spera che il boom di nuovi contagi emersi ieri, lunedì 16 marzo, oltre 400, sia un caso isolato perché altrimenti serviranno molti più posti a disposizione, se non addirittura un altro ospedale. Basti pensare che solo nella giornata di ieri, lunedì, al pronto soccorso dell’ospedale Civile si sono presentate 400 persone e facendo presupporre che oltre alla terapia intensiva saranno necessari anche i letti ordinari.

Sul fronte dell’ampliamento, proprio il Civile e la Poliambulanza (nell’ex palestra) hanno già iniziato i lavori di allestimento di nuovi letti e potrebbero essere già pronti entro la settimana se arriveranno anche gli strumenti tra ventilatori e altri macchinari. In Valcamonica, su via libera della Regione Lombardia, l’offerta sanitaria si è organizzata in modo diverso in queste ore chiudendo di notte il pronto soccorso di Edolo. Fino al 2 aprile al posto di questo reparto dalle 8 alle 20 ci sarà comunque un punto di intervento e nelle restanti ore sarà attivo l’ospedale di Esine.

Come detto, per quanto riguarda l’offerta di posti letto per i malati da coronavirus, oltre al Civile e alla Poliambulanza, si è attivato anche il gruppo San Donato, la Fondazione Richiedei tra Gussago e Palazzolo per 76 posti non intensivi, il centro Paolo VI e anche la residenza sanitaria Vittoria. Un modo per liberare gli ospedali maggiori e dedicandoli alla terapia intensiva che vedrà 200 posti entro la settimana. Stessa situazione di preoccupazione si sta vivendo sul lago di Garda dove i numeri di ricoveri tra Desenzano, Gavardo e Manerbio sono aumentati e così come i posti letto dedicati.

L’obiettivo, entro domenica 22 marzo, compatibilmente anche con i macchinari, sarà di avere in terapia intensiva 171 posti in città e 51 in provincia. Nel frattempo, per quanto riguarda i pazienti che sono in via di guarigione nel bresciano, ma non solo, anche la clinica Maugeri di Lumezzane ha messo a disposizione 35 posti tra chi arriva dagli ospedali di Montichiari, Poliambulanza di Brescia, ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e dal Civile. Altri posti in ospedale per i malati da Covid-19 sono previsti in 16 anche all’ospedale di Gardone Valtrompia.

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