Coronavirus, tre studenti di scuole bresciane bloccati in Cina

Sono dell'Abba Ballini, Cfp Zanardelli ed elementare di Leno. Ieri sera caso sospetto per un cuoco a Castiglione.

(red.) In queste ore intorno a venerdì 7 febbraio è giunta notizia che un italiano, attualmente ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma, è risultato positivo al coronavirus dopo essere stato in Cina, proprio a Wuhan epicentro del contagio. E allo stesso tempo emerge anche la preoccupazione per quegli studenti che si trovano in Cina e non riescono a tornare in Italia visto che il nostro Paese ha sospeso i collegamenti aerei diretti. Una situazione che coinvolge anche Brescia, visto che, come dà notizia il Giornale di Brescia, tre giovani che frequentano altrettanti istituti cittadini sono bloccati in Cina.

Si tratta di una studentessa dell’Abba Ballini, un 15enne del Cfp Zanardelli e persino un bambino iscritto alla scuola elementare di Leno, nella bassa bresciana. Questi sono quelli accertati tra quelli comunicati dalle varie sedi scolastiche al Ministero dell’Istruzione e come da direttiva. Infatti, gli istituti sono stati invitati a comunicare se ci sono studenti o docenti bloccati in Cina e se altri siano tornati negli ultimi quindici giorni. Nel frattempo, sempre come riporta il quotidiano bresciano, ieri sera, giovedì 6 febbraio, si è assistito a un episodio particolare a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, non distante dalla bassa bresciana.

Infatti, un cuoco cinese che lavora in un ristorante di sushi lamentava febbre e difficoltà respiratorie inducendo i colleghi ad allertare i soccorsi. L’uomo era stato in Cina per il Capodanno cinese e temendo un contagio da coronavirus è stato preso in carico dalle ambulanze e dai medici con tanto di maschere e tute bianche. Sono stati necessari persino i carabinieri e la Polizia Locale per convincere l’uomo a uscire dal locale e pare che sia stato portato all’ospedale Civile di Brescia dove si trova il reparto infettivi.

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