Polmonite, stessa legionella tra pazienti e aziende

Emerge dai primi risultati che arrivano dai controlli sui malati e dalle torri di raffreddamento. Ieri nessun report da Ats: situazione si sta allentando.

Più informazioni su

(red.) Identico tipo di ceppo da legionella trovato tra le torri di raffreddamento delle due aziende positive ai controlli e alcuni pazienti colpiti da polmonite e con l’accertata presenza del batterio. Sono indiscrezioni quelle che fornisce Bresciaoggi a proposito dei primi risultati sanitari che stanno emergendo per l’epidemia in corso. Alle imprese di Carpenedolo e Calvisano dove sono state trovate tracce del batterio ci sarebbe la legionella pneumophila sierogruppo 2-14, così come tra le persone colpite e rispetto al ceppo molto più frequente che è quello del gruppo 1. Ma le cause dell’epidemia di massa da polmonite ancora non sono state individuate.

Per esempio, dalle Acciaierie di Calvisano emerge come nel periodo del contagio la direzione del vento fosse opposta rispetto al paese, quindi non si capisce come i residenti avrebbero potuto contrarre il batterio. Nel frattempo, come segnala lo stesso quotidiano, risultano colpiti da polmonite batterica altri due a Pozzolengo, dopo aver trascorso un periodo di lavoro sul lago di Garda. Ma intanto cominciano a farsi più frequenti le dimissioni dei malati dagli ospedali bresciani e dopo aver affrontato un periodo di cura.

E il caso è finito anche in Parlamento, con il deputato Alberto Zolezzi (M5S) che ha presentato un’interrogazione alla Camera chiedendo di fermare l’uso dei fanghi e sentendosi dire che sono in corso azioni specifiche per individuare le cause. E ieri, venerdì 28 settembre, per la prima volta non è arrivato dall’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia il report su nuovi accessi al pronto soccorso e ricoveri, segno che la situazione si sta normalizzando. Intanto, proprio dall’Ats il direttore sanitario Fabrizio Speziani sarà presente nei Consigli comunali di Calvisano e Carpenedolo tra stamane, sabato 29 e lunedì 1 ottobre per spiegare le misure messe in campo anche nei paesi tra i più colpiti dall’epidemia.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.