Polmonite, caso analizzato anche dall‘Europa

Da due giorni nessun nuovo caso di legionella, mentre autopsie sulle vittime parlano di un solo caso per batterio. Situazione sotto i riflettori in Svezia.

Più informazioni su

(red.) Nessun nuovo caso di legionella e nemmeno aumenti di persone colpite e ricoverate negli ospedali bresciani negli ultimi due giorni, tra ieri e mercoledì 26 settembre, per polmonite. E questa è una buona notizia. Che si aggiunge al fatto di come tra le cinque vittime accertate e per sospetta polmonite da batterio, solo una donna, la 69enne di Mezzane di Calvisano, tra l’altro con una situazione sanitaria già precaria, aveva contratto la legionella. Gli altri quattro soggetti, invece, come emerge dai primi risultati delle autopsie, non sarebbero morti per polmonite. Nel frattempo, sono diventati 550 i colpiti dalla patologia, mentre negli ultimi casi si stanno compiendo dei campionamenti nelle abitazioni per verificare la presenza di legionella.

Nel mirino finiranno ancora gli acquedotti, mentre all’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia è stato chiesto di controllare anche il depuratore dismesso di Visano dove si trovano diverse parti di acqua stagnante. E in questo scenario si moltiplicano le occasioni pubbliche di confronto tra Comuni e cittadini attraverso consigli comunali e assemblee per spiegare la situazione. Anche l’Ordine nazionale dei biologi si è messo in campo attivando una task force per capire meglio di che tipo di batterio si tratti. E dal punto di vista scientifico potrebbe trattarsi di un’altra forma di legionella, rispetto a quelle conosciute.

Di certo i casi di contagio sarebbero in diminuzione rispetto all’esplosione dell’epidemia dei primi giorni di settembre. In questo panorama, mentre alla procura di Brescia resta aperta l’inchiesta per epidemia colposa, si è mobilitato anche il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Infettive che dalla sede centrale in Svezia sta monitorando la situazione d’intesa con le autorità locali. E più di qualche esperto chiede di coinvolgere altro personale a livello civile e di soccorso per affrontare la situazione.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.