Aids, Brescia al terzo posto in Italia

(red.) Martedì 1 dicembre è la Giornata mondiale della lotta all’Aids e nel bresciano si lanciano alcune iniziative da parte della Diocesi, università e Comune per sensibilizzare sulla malattia infettiva. La provincia conta 2.588 affetti conclamati dalla patologia che pongono Brescia al terzo posto in Italia per contagio dopo Milano e Roma. Ma l’ospedale Civile ne segue molti di più, circa 3.700, compresi quelli che presentano un’infezione del genere. A questi si aggiungerebbero altri 700 che non sarebbero a conoscenza del fatto di avere l’Aids. Dal punto di vista dei dati, se negli anni Ottanta ci si ammalava soprattutto per iniezioni di droga e casi di tossicodipendenza, attualmente il 70% dei casi è legato ai rapporti sessuali promiscui e poco protetti.
L’età media in cui ci si ammala è di 39 anni e riguarda in particolare i maschi, circa 8 su 10. Per quanto riguarda il bresciano, le zone più colpite sono il lago d’Iseo. I trattamenti consentono di sopravvivere sempre di più e i casi di morte sono ridotti, ma secondo i medici bisogna tenere alta l’attenzione. Per questo motivo la Caritas di Brescia, tramite le parrocchie di Lumezzane, Ospitaletto, Montichiari, Adro e Gavardo, ha aderito con altre quindici realtà nazionali al progetto “Nelson” per definire i punti sociali, clinici e psicologici rivolti in particolare ai giovani.