Sanità, “Civile non sarà declassato”

L'ha detto il governatore Maroni a Brescia martedì 20 ottobre per incontrare medici e dirigenti. "Se sarà così, vuol dire che la legge ha fallito".

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Maroni(red.) Declassamento dell’ospedale Civile di Brescia? Non è d’accordo il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni che martedì 20 ottobre ha incontrato medici e realtà sanitarie cittadine alla sede dell’Asl. La vicenda riguarda la riforma sanitaria di cui entro il 31 ottobre dovrà essere dato il via libera. “Se il Civile dovesse avere meno poteri, vuol dire che la legge ha fallito, ma non sarà così” ha aggiunto il governatore. Uno dei punti critici riguarda la presunta mancanza di risorse a disposizione dell’ospedale nell’ambito dell’azienda socio sanitaria territoriale.
Elemento che Maroni ha voluto subito smontare parlando di 400 milioni di euro di risparmio accentrando tutti gli appalti. Ha anche sottolineato che i direttori generali, da nominare a dicembre prima della riforma che entrerà in vigore a gennaio, dovranno essere più manager. In ogni caso ha annunciato un nuovo incontro a febbraio per verificare la situazione. Il governatore ha poi aggiunto che il sistema lombardo, con la previsione delle aziende socio sanitarie territoriali non presenti attualmente nella legge, potrebbe essere preso come riferimento in tutta Italia.

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