Numero 112, “servono tre centrali”

La consigliera comunale di Brescia con delega alla Salute critica l'unica sede di Bergamo dopo i fatti di Botticino. "Il servizio va rivisto".

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112 Numero unico emergenze(red.) “L’organizzazione del servizio di emergenza del 112 deve essere visita, magari prevedendo tre centrali operative e non solo una come adesso”. Lo dice la consigliera comunale di maggioranza di Brescia con delega alla Salute Donatella Albini dopo il caso di Botticino di domenica 20 settembre e le polemiche scoppiate nei giorni successivi. Tanto che si dice disposta ad aprire un tavolo di confronto a palazzo Loggia con tutti gli operatori coinvolti, insieme ai vigili del fuoco, forze dell’ordine e polizia locale.
Dai lavori potrebbe uscire un documento su cui il Comune potrà discutere con Areu per rivedere il servizio. La consigliera aggiunge che “se ci sono difficoltà, vanno affrontate”, ma non critica la rete di associazioni presenti sul territorio per svolgere i soccorsi. Nel mirino della consigliera finisce l’unica centrale di Bergamo che deve farsi carico anche di Brescia e Sondrio. Per questo motivo, “vista la complessità dei territori”, ritiene opportuno che ci siano tre sedi, una per ogni area.

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