Zooprofilattico più “snello”, siglato accordo

Accordo raggiunto con l'Emilia Romagna per la semplificazione dell'organizzazione amministrativa dell'ente con sede a Brescia.

(red.) «Attraverso questo provvedimento Regione Lombardia procede ad una semplificazione e ad uno snellimento dell’organizzazione amministrativa, secondo i principi di efficacia, efficienza ed economicità, e nell’ottica di una razionalizzazione ed ottimizzazione delle spese e dei costi di funzionamento». E’ quanto ha dichiarato in Aula, esprimendo il parere positivo della Giunta, il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani in relazione all’approvazione dell’intesa tra Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna, concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
«Il testo dell’intesa – ha sottolineato l’assessore Mantovani – è stato elaborato e condiviso, a seguito di ripetuti confronti tra gli uffici tecnici competenti delle due Regioni e l’ufficio legislativo del Ministero della Salute, anche al fine di consentire in tempi brevi l’insediamento dei nuovi organi di amministrazione e controllo». «In particolare, grazie alla ratifica di quest’accordo, vengono raggiunti risultati concreti che limitano in modo rilevante i costi della governance dell’Istituto» ha ricordato l’assessore alla Salute lombardo.
Il numero dei componenti del cda passa, infatti, da sette a cinque, l’indennità spettante al presidente si riduce, passando dal 65% al 40% dell’indennità prevista per i consiglieri regionali; così come l’indennità per i membri del CdA che si riduce dal 65% a quella massima del 20% prevista per i consiglieri regionali. Infine, per il presidente del Consiglio d’Amministrazione non è più prevista l’alternanza tra i rappresentanti designati dalle due Regioni.
«Questo Istituto – ha concluso il vice presidente Mantovani – può rappresentare, pertanto, il fulcro intorno al quale aggregare le forti competenze tecnico scientifiche anche di altri enti operanti nel settore agro-alimentare regionale (Istituto L. Spallanzani, ERSAF, Parco Tecnologico Padano). Si tratta quindi di un valore aggiunto significativo nella produzione e trasformazione dei prodotti regionali, sia per potenziarne export che valorizzarne la qualità e sicurezza in occasione di Expo 2015».

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