Stamina, Andolina: «Io non mi fermo»

Il vicepresidente di Stamina ha annunciato il ricorso ai carabinieri se non torverà medici al Civile di Brescia disposti ad effettuare le infusioni.

(red.) «Sto bussando di porta in porta per chiedere ai medici dei Civile se sono disponibili e se vogliono obbedire all’ordinanza dei Tribunale di Pesaro. Li sto formalmente invitando uno a uno». Così Marino Andolina, incaricato dal Tribunale di Pesaro di trovare camici bianchi per riprendere le infusioni su Federico Mezzina. «Se si rifiuteranno tutti – continua il medico triestino – chiamerò il 113 per registrare il crimine. Altrimenti diventerei colpevole».
Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, è stato nominato dal Tribunale di Pesaro commissario ad acta degli Spedali Civili di Brescia al fine di riprendere le infusioni di cellule staminali mesenchimali sul piccolo Federico, un bambino affetto dal morbo di Krabbe, con alle spalle già 7 infusioni.
Giovedì mattina, presentandosi al Civile di Brescia , il numero due di Stamina aveva detto che «un medico rianimatore di Busto Arsizio si è fatto avanti per riprendere le infusioni nell’ospedale lombardo» dopo lo stop dei camici bianchi di Brescia.
Intanto, la senatrice Elena Cattaneo auspica l’intervento del Csm o del ministro della Giustizia in merito alla decisione del tribunale di Pesaro.

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