Stamina, “Metodo sicuro, tutto dimostrato”

Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, ha risposto alle notizie degli ultimi giorni: "Il Civile non ha mai valutato il miglioramento dei pazienti".

(red.) Un’informazione ampiamente falsa. Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, ha difeso il proprio lavoro e quello dei suoi collaboratori. Secondo l’ideatore del metodo Stamina, le notizie che le  cellule utilizzate per le cure sperimentali non siano, in realtà, staminali, sono false: “Nella prima visita negli Spedali Civili di Brescia da parte del Nas, questi documenti non sono stati raccolti e questo è stato documentato dagli esperti della Regione Lombardia che hanno partecipato a quella visita ispettiva: credo che non sia stato fatto in malafede ma solo per incompetenza”.
Anche sulla sicurezza del trattamento, poi, non ci sono dubbi: “La visita ispettiva del Ministero fatta a fine maggio”, ha detto Vannoni a a Catania, a margine del premio Maugeri, “ha raccolto tutte le cartelle cliniche e biologiche dei pazienti e, nelle cartelle biologiche, ci sono tutti i dati relativi alla caratterizzazione delle cellule e alla loro sicurezza“. Sulle mail tra il suo staff e il dottor Camillo Ricordi, dell’università di Miami, Vannoni ha aggiunto: “Si basano su uno scambio di email parziale tra noi e Camillo Ricordi. Si chiede al professore di rifare le valutazioni di sicurezza”.
“Nelle missive”, ha concluso Vannoni, “si dice che si vuole approfondire.  Non avendo niente da dire, il ministero ha costruito un’informazione volutamente in mala fede per cercare di denigrare Stamina. L’ospedale di Brescia, dopo il blocco dell’Aifa, ha scelto di limitarsi al fatto che non ci fossero effetti collaterali sui pazienti, e non di valutare i miglioramenti e il percorso di miglioramento che che stavano facendo”.

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