Sanità: l’Asl di Sondrio come quella camuna

Ipotesi di riforma del sistema socio sanitario lombardo. Rizzi: «L’Asl valtellinese dovrà avvicinarsi a quella camuna». Rimarranno attivi gli ospedali di Esine e Edolo.

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(red.) Durante un duplice incontro tenutosi mercoledì 25 settembre, prima a Boario e quindi a Esine (Brescia), il presidente della commissione regionale Sanità Fabio Rizzi ha illustrato l’ipotesi di disegno di legge regionale di Istituzione del sistema socio sanitario lombardo.
Il progetto rimodulerà l’organizzazione delle Asl e degli ospedali bresciani della Valcamonica, oltre a rivedere la spesa sanitaria e la distribuzione delle risorse disponibili.  In sostanza, ecco quanto avverrà. Come preannunciato dall’assessore Mario Mantovanini e dallo stesso Rizzi, il sistema sanitario camuno non verrà rimaneggiato. L’Asl di Valcamonica, quindi, non verrà soppressa o accorpata e gli ospedali di Esine e Edolo rimarranno aperti.  Verrà però costituita un’agenzia di programmazione unica per le problematiche della sanità montana, che verrà creata in collaborazione  con l’Asl valtellinese, una volta che questa si sia modificata per avvicinarsi alla realtà camuna, in cui Asl e ospedali costituiscono un’unica entità.
Le aziende camune e valtellinesi, comunque, rimarranno autonome e erogheranno separatamente le prestazioni sul rispettivo territorio di interesse. Ciò che dovrà essere modificato, quindi, saranno le mansioni degli ospedali, che dovranno rispondere maggiormente ai bisogni del territorio con una redistribuzione delle competenze. Nella fattispecie, all’ospedale di Edolo toccherà una vocazione traumatologica con il potenziamento del reparto di ortopedia. Gli altri reparti, invece, verranno potenziati nella struttura di Esine. La proposta di riforma verrà presentata  alla consulta Sanità in giornata. Dopo la discussione, l’approvazione è attesa entro gli inizi del 2014. Quindi, la legge regionale dovrebbe entrare in vigore a metà dell’anno prossimo.

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